Porto di Napoli, bolgia senza fine: da Capri Sos al prefetto

Il sindaco Lembo: migliaia in banchina, turisti da record, situazione ingestibile

Turisti a Capri
Turisti a Capri
di Antonino Pane
Sabato 13 Maggio 2023, 07:48 - Ultimo agg. 14 Maggio, 10:14
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«Troppo caos, ordine pubblico a rischio». L’allarme lo lancia il sindaco di Capri. «Ho chiesto al prefetto Palomba un tavolo tecnico con tutte le istituzioni territoriali. Così non possiamo più andare avanti». Marino Lembo non vuole meno turisti, lo precisa subito. «Per carità non parlate di numero chiuso o di limitazioni. Noi chiediamo una regolamentazione che tenga conto dei flussi, degli spazi a disposizione, dei pericoli che ogni giorno si creano sulla banchina e sul piazzale di Marina Grande».

Fiumi di persone che incrociano automezzi per il trasporto delle merci, taxi, pulmini. E poi la coda alla funicolare, quelle alle biglietterie, un caos che rischia di degenerare ad ogni istante e che, soprattutto, danneggia l’immagine dell’isola. «Viviamo la stessa emergenza - sottolinea Lembo - che ha prodotto le targhe alterne in penisola sorrentina.

Occorrono provvedimenti che, ripeto, non devono limitare la libertà delle persone ma che devono consentire a tutti il miglior godimento della nostra isola».

Ma da dove cominciare? Il sindaco di Capri come prima cosa chiede la separazione delle merci dai passeggeri. «Il consigliere ai trasporti della Regione, Luca Cascone, segue passo passo la nostra richiesta di spostare l’arrivo delle merci, dovrebbero sbarcare solo di notte. Purtroppo però non si riesce a sbloccare questa situazione. Tenete conto che tutti gli ospiti che ogni giorno arrivano devono mangiare e bere e solo questo particolare negli ultimi anni ha fatto crescere a dismisura l’arrivo dei furgoni con le derrate alimentari che a fatica si fanno strada tra la gente. Poi ci sono i mezzi dei servizi, i bagagli e tutto il resto».


Un traffico ormai insopportabile per Marina Grande da cui si accede, bisogna ricordarlo anche al porto turistico. E che dire del budello dove i flussi di passeggeri in arrivo e in partenza si incrociano e spesso in molti lambiscono il ciglio col pericolo di finire in mare? Eppure il porto di Capri non molti anni fa fu destinatario di un finanziamento di otto milioni per allargare la banchina. «Il progetto fu approvato - sottolinea Lembo - ma non passò al vaglio della Soprintendenza e Capri perse il finanziamento. Gli spazi sono troppo stretti, e i mezzi sempre più grandi. Ci sono momenti in cui sulla banchina in arrivo ci sono mille passeggeri. Arrivi da Napoli, dalla penisola sorrentina, dalla costiera amalfitana. Basta che uno fa ritardo per generare pericoli. Ecco perché chiediamo un tavolo: è necessario spalmare gli arrivi. Non vogliamo limitarli, noi per primi abbiamo invocato il ripristino del piano orario. Ma vogliamo valutare insieme ai tecnici, attracco per attracco, partenza per partenza a cominciare da una netta separazione tra merci e passeggeri»».

E poi c’è un grande problema di deflusso da Marina Grande verso Capri e Anacapri. Lo solleva il vice sindaco di Anacapri, Franco Cerrotta. «Siamo d’accordo: bisogna adottare provvedimenti per far arrivare le merci di notte. Poi bisogna ragionare su come i flussi di turisti devono raggiungere Capri e Anacapri. Le strade sono piccole e quindi non è ipotizzabile pensare a bus più grandi, quelli che abbiamo già fanno fatica ad incrociarsi. Nasceva da questa valutazione di una funicolare sotterranea Marina Grande-Capri-Anacapri. Non abbiamo mai preteso un collegamento diretto col porto ma sempre con Capri come prima fermata. E giammai abbiamo pensato ad interventi impattanti sul paesaggio».

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