Positivi nelle carceri, anche Poggioreale
e Santa Maria Capua Vetere tra i più colpiti

poggioreale
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Mercoledì 5 Gennaio 2022, 14:13 - Ultimo agg. 14:40
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Sono 804 i detenuti positivi - dei quali 22 nuovi ingressi - su un totale di 53.142 reclusi: 294 in più rispetto alla scorsa settimana. Sale anche il numero di contagiati tra il personale penitenziario: 876 agenti su 36.939, 349 in più negli ultimi sette giorni, e 48 su 4.021 del personale amministrativo e dirigenziale e dell'amministrazione, 11 in più in una settimana. Sono i dati sulla gestione Coronavirus del dipartimento dell'amministrazione penitenziaria di cui Adnkronos è entrata in possesso.

A detenere il record di positivi tra i detenuti, nei 91 istituti penitenziari - su 190 in totale in Italia - dove si registrano casi, è la casa di reclusione di Asti dove si contano 83 contagiati. Seguono Verona con 73, Opera con 68, la casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere con 57 casi e quella di Napoli-Poggioreale - dove in questi ultimi mesi sono detenuti tra gli altri i leader di Forza nuova Roberto Fiore e Giuliano Castellino - con 45 positivi.

Bassa, tuttavia, la percentuale di sintomatici: appena il 2,2% sul totale che vuol dire 12 curati in carcere - 6 sono invece ricoverati in ospedale - su 804. Lievemente più alto il tasso di contagiati con sintomi tra gli agenti penitenziari: 53 su 876. Ad oggi risultano 96.459 le somministrazioni di vaccini ai detenuti, 26.430 ai poliziotti penitenziari e 2.888 al personale amministrativo e dirigenziale

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«Qui da noi la situazione Covid è in linea con quanto avviene all'esterno, abbiamo dei positivi che stiamo monitorando, 17 si sono negativizzati e proprio ora è in corso una
riunione per velocizzare il ciclo vaccinale mai interrotto». Lo dice all'Adnkronos Carlo Berdini, direttore del carcere di Napoli-Poggioreale.

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«Oggi ci siamo recati nel carcere di Poggioreale. Abbiamo notato come all'interno delle sale comuni, come la sala colloqui familiari-detenuti e nella sala di attesa, nella stragrande maggioranza dei casi né detenuti ne i familiari utilizzano i dispositivi di protezione individuale, quali mascherine e gel igienizzanti, durante il momento colloquiale e non viene garantito alcun distanziamento fisico necessario». Così Samuele Ciambriello, garante campano dei detenuti e Pietro Ioia, garante napoletano all'uscita dal carcere di Poggioreale.

«A fronte di una popolazione carceraria di 2192 detenuti, ad oggi risultano 56 detenuti e 21 agenti contagiati - spiegano - Abbiamo incontrato il direttore del carcere, il comandante ed il vicecomandante, il responsabile dell'area sanitaria carceraria e quello dell'asl Na1. Con nostro rammarico abbiamo constatato, inoltre, che familiari ed avvocati possono entrare all'interno della struttura carceraria senza che vi sia bisogno o obbligo di mostrare né green pass in corso di validità, né tantomeno un tampone che ne certifichi la negatività al Covid19».

«L'asl - continuano i due garanti - avvii concretamente una campagna di vaccinazione per le seconde e terze dosi ed una campagna di sensibilizzazione per chi ancora non ha effettuato nemmeno la prima di dose di vaccino. Abbiamo ricevuto la disponibilità da parte del cappellano del carcere, Don Franco Esposito, di poter allestire un hub interno nella cappella del carcere. In tal modo si potrebbe procedere in maniera repentina ed efficace. Ci auguriamo, inoltre, che coverno e parlamento modifichino la norma che, attualmente, non prevede l'obbligo vaccinale per i familiari che fanno visita ai detenuti e per gli avvocati degli stessi. Inoltre ai detenuti diciamo di essere in prima persona artefici del proprio diritto alla salute, procedendo alla vaccinazione». 

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