Napoli, rissa tra mamme a scuola a Scampia: dagli insulti su whatsapp alle botte davanti ai bimbi

Sette donne denunciate dai carabinieri, tafferugli prima dell’inizio delle lezioni

Napoli, rissa tra mamme a scuola a Scampia
Napoli, rissa tra mamme a scuola a Scampia
di Giuseppe Crimaldi
Giovedì 21 Marzo 2024, 23:52 - Ultimo agg. 23 Marzo, 10:05
4 Minuti di Lettura

Dalla chat all’asilo, e dall’asilo alla rissa. Botte da orbi tra mamme, all’ingresso di una scuola di Scampia. Nel quartiere che cerca faticosamente di affrancarsi dalle etichettature “gomorresche” è avvenuto un episodio che ha coinvolto sette donne, che si ritrovano ora denunciate per rissa.

Per inquadrare questo incredibile episodio bisogna riavvolgere il nastro, e tornare a otto giorni fa. È la mattina del 14 marzo quando dinanzi all’Istituto comprensivo scolastico “Virgilio 4”, sito in via Piero Gobetti, si scatena un parapiglia. Urla, strepiti, insulti, voci esagitate di donne: è il segnale che all’esterno dell’asilo è successo qualcosa di brutto e di grave.

I primi ad avvertire quel trambusto sono proprio i bambini che stanno per uscire, oltre al personale amministrativo e ai docenti.

Chi osserva la scena vede un gruppo di donne mentre si accapiglia. Da una discussione animata si è presto passati alle vie di fatto. Ma che cosa è accaduto? A ricostruirlo saranno i carabinieri della locale stazione, che dista poche decine di metri dal plesso scolastico: i militari intervengono proprio mentre la zuffa è in corso, ma a quel punto le donne fuggono, disperdendosi in varie direzioni. Impossibile identificarle, ma sarà solo questione di ore: perché gli investigatori acquisiscono le immagini di videosorveglianza di un negozio, la cui telecamera esterna è riuscita a inquadrare genesi e dinamica dei fatti; è grazie a quei fotogrammi che i militari riescono a identificare le sette protagoniste della rissa: le donne verranno poi convocate in caserma e denunciate per rissa.

Ma che cosa ha determinato quella violenza? Sempre i carabinieri riescono a ricostruire la causa scatenante di quel brutto episodio. A Scampia le mamme di quell’asilo avevano deciso di creare un gruppo whatsapp dopo che l’istituto aveva offerto la possibilità a due genitori, ogni settimana, di partecipare direttamente alle attività della scuola, per monitorare e seguire l’andamento dei propri figli, assicurandosi così in prima persona che le promesse didattiche venissero rispettate. Una decisione sicuramente lodevole, se non fosse per le conseguenze che poi si sono generate.

La partecipazione, per evitare confusione, era stata dunque articolata su turni, con due genitori alla volta, da concordare per ogni classe tra gli interessati. Una delle mamme - è quello che sarebbe finora emerso dalle indagini dei carabinieri - avrebbe però deciso arbitrariamente di modificare il giorno di visita, senza considerare le sovrapposizioni e senza chiedere un parere agli altri genitori. Apriti cielo: quel giorno “doveva” essere il suo, insomma, senza se e senza ma.

La decisione è stata comunicata sul gruppo whatsapp e da quel momento la questione è diventata rovente, al punto da creare due “cordate” di genitrici arrabbiatissime. Il resto è quanto successo il 14 mattina: quando le fazioni opposte si sono incrociate, all’orario di uscita dei bambini dalla scuola. E, come purtroppo spesso accade, un futile motivo ha finito per trasformarsi in una dichiarazione di guerra.

 

Stando alle risultanze investigative dei militari dell’Arma, in pochi secondi dalle proteste verbali si è passati agli insulti. C’è stato anche un momento nel quale le mamme avrebbero cercato una soluzione pacifica, delegata a quello che avrebbe dovuto essere un chiarimento di persona, faccia a faccia. Ma il diavolo ci ha messo la coda: e così il giorno successivo, la questione è stata affrontata all’esterno della scuola, proprio all'uscita degli alunni, quando si crea il solito capannello di persone in attesa dei ragazzi.

A far scoccare la scintilla è stato un alterco tra sole due mamme, ma subito dopo a supporto dell’una e dell’altra sarebbero arrivate le altre donne. Il resto è storia già detta: con gli insulti, qualche spintone, fino allo scontro finale a suon di botte. Il tutto ripreso da quella telecamera di videosorveglianza che ha aiutato gli investigatori a chiarire lo scenario. Tra le donne denunciate ci sono anche alcune già note alle forze dell’ordine. Le indagini proseguono per verificare l’eventuale coinvolgimento di altre persone.

© RIPRODUZIONE RISERVATA