Stadio Maradona di Napoli, l’architetto di De Laurentiis: «Per il restyling servono 100 milioni»

La richiesta del patron è che si rimuova la pista di atletica: «Impianto dedicato solo al calcio»

Lo stadio Maradona
Lo stadio Maradona
di Luigi Roano
Mercoledì 6 Marzo 2024, 23:51 - Ultimo agg. 7 Marzo, 10:01
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Il dialogo tra Comune e Ssc Napoli sul futuro del Maradona in funzione di Euro 2032 avanza dove si arriverà a oggi è impossibile dirlo. Però le parti si parlano e uno dei tabù - quello di togliere la pista di atletica - è definitivamente caduto. Nel senso che uno stadio esclusivamente dedicato al calcio è una ipotesi condivisa purché si trova poi una collocazione per le società che si allenano al Maradona e utilizzano la stessa pista per allenarsi. L’asse tra il sindaco Gaetano Manfredi e patron Aurelio De Laurentiis c’è e il presidente ha dato la disponibilità a collaborare anche per una soluzione alternativa a quella del Maradona per quanto riguarda un’altra pista di atletica. Il presidente il progetto per ristrutturare lo storico impianto di Fuorigrotta lo sta facendo e lo ha affidato all’architetto Gino Zavanella, che già una decina di anni fa ne fece uno poi bocciato dall’allora sindaco Luigi de Magistris. A Radio Kiss Kiss Napoli ai microfoni di Valter De Maggio, Zavanella non si è sottratto, anzi, ha anche annunciato che nella giornata di ieri avrebbe avuto un altro confronto con il patron.

Zavanella ha delineato le linee di indirizzo del progetto a cui sta lavorando senza scartare nemmeno l’ipotesi di uno stadio nuovo da costruire lontano da Napoli. «De Laurentiis dovrei sentirlo in giornata (ieri ndr) per discutere dello stadio. I tempi? Se dovessi impiegare 24 mesi per fare un progetto sarei lento» ironizza Zavanella che poi spiega: «Negli incontri avuti con il Presidente anche in passato è emerso che la sua volontà è quella di avvicinare il pubblico al campo il più possibile, dato che è abbastanza lontano. Noi sappiamo che una squadra come il Napoli, dove il pubblico è il dodicesimo uomo, avrebbe una spinta importante. Poi c’è la possibilità di abbandonare il Maradona e fare lo stadio nuovo altrove in una zona che il presidente sta studiando. De Laurentiis è talmente vulcanico che potrei aspettarmi davvero di tutto, e quest’ultima una mia ipotesi». 

Una precisazione utile a capire che il patron difficilmente lascerà il Maradona collocato in un’area strategica della città. Zavanelli entra nel merito del progetto: «I tempi per la ristrutturazione del Maradona sono di 20-24 mesi, gli stessi che servirebbero per costruire uno stadio nuovo. Quanto ai costi la cifra è intorno ai 100 milioni. Per costruirlo da zero ci vorrebbero soldi simili, ma poi attorno alla struttura ci vorrebbero una serie di infrastrutture». La realtà è che il patron al Maradona è interessato e molto alla struttura di Fuorigrotta dove il trasporto pubblico è molto forte, però una condizione imprescindibile per De Laurentiis per mettere mano al Maradona è quella che lo stadio non deve avere più la pista di atletica: «Rispondo da architetto: per me - dice Zavanella - fare uno stadio moderno con la pista d’atletica sarebbe sbagliato. Io credo che il presidente debba decidere due cose: se mettere le mani sul Maradona e come metterle». Se ne saprà entro uno massimo due mesi quando il progetto arriverà nelle mani del sindaco corredato da un piano di fattibilità economico e finanziaria.

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Per la pista di atletica e la nuova location prende corpo l’area di Bagnoli: «È una opzione quella del parco dello sport di Bagnoli» dice l’assessore allo Sport Emanuela Ferrante. Ma da Palazzo San Giacomo avanzano un’altra ipotesi accattivante e sempre nel sito di Bagnoli. Il sindaco sarebbe favorevole a installare la pista nel Parco Urbano di Bagnoli, 200 ettari, che devono essere resi vivi con una serie di attrattori. «Nell’ottica - precisano dal Comune - di dare vita al parco urbano che tornerà di proprietà del Comune una volta terminato il commissariamento».