Napoli, il Comune sullo Stadio Maradona: «La pista di atletica non si tocca»

La protesta delle associazioni sportive

Alessandro Sibilio
Alessandro Sibilio
di Luigi Roano
Lunedì 4 Marzo 2024, 16:00 - Ultimo agg. 5 Marzo, 07:27
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Il futuro dello stadio Maradona continua a far discutere: la pista di atletica deve rimanere oppure va tolta in fuzione degli Europei di calcio del 2032? Per il ministro dello Sport Andrea Abodi potrebbe restare al suo posto, ma se i lavori li dovrà fare la Ssc Napoli di patron Aurelio De Laurentiis allora le cose cambiano. Il presidente vuole uno stadio esclusivamente dedicato al calcio. Per Il sindaco Geatano Manfredi la pista di atletica non è un tabù pur considerando gli altri sport a iniziare dall'atletica fondamentali. Per lui si potrebbero fare altri impianti e utilizzare quelli già esistenti come il Collana e lo stadio Albricci. Materia spinosa di cui si è discusso in Commisisone sport presieduta da Gennaro Esposito consigliere comunale della maggioranza che sostiene lo stesso Manfredi. 

In Commissione Esposito ha ascoltato le  associazioni che utilizzano il Maradona e la pista di atletica. «Lo sport - dice Eposito - è stato inserito in Costituzione e ha sottolineato l'alto valore sociale della pratica sportiva e la necessità di prevedere maggiori investimenti per il settore. Rispetto allo stadio Maradona, bisogna assolutamente mantenere la pista d'atletica e verificare la sussistenza di un vincolo culturale.

Necessario costituire un comitato di gestione, con l'Amministrazione, la Ssc Napoli e le associazioni sportive che praticano all'interno del Maradona».

I rappresentati delle Associazioni fanno notare «le criticità legate alla convivenza tra le attività di base e quelle della Sssc Napoli, per noi è molto difficile programmare specialmente per gli atleti impegnati in attività agonistiche. È Necessario trovare nuovi soluzioni, avendo a disposizione modelli importanti come lo stadio Olimpico di Roma, gestito da Sport&Salute e aperto a tutti i tipi di attività, e quello di Firenze, dove la scelta di eliminare la pista d'atletica fu accompagnata dalla costruzione di un impianto sostitutivo per l'atletica leggera nelle vicinanze». 

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