Sting, la chitarra a Nisida: «Promessa mantenuta»

Sting, la chitarra a Nisida: «Promessa mantenuta»
di Giuliana Covella
Domenica 31 Luglio 2022, 10:00 - Ultimo agg. 1 Agosto, 08:05
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«Sono felice». La sua gioia l'ha espressa con poche e semplici parole, ma a parlare erano i suoi occhi, quando si è vista recapitare la chitarra autografata da Sting. La protagonista di quella che è una bella storia di speranza, riscatto e passione è Anna (il nome è di fantasia), detenuta nel carcere minorile di Nisida. Pochi giorni fa la ragazza, che oggi ha 22 anni e sta per terminare la detenzione, ha ricevuto il dono che le era stato promesso da Trudie Styler, moglie del noto cantautore britannico, venuta a Napoli un anno fa per girare un documentario. Un'occasione in cui l'attrice e produttrice cinematografica aveva espresso il desiderio di far visita all'istituto penale per i minorenni insieme al parlamentare Paolo Siani, al direttore della struttura Gianluca Guida e al produttore Luciano Stella.

La firma Sting accompagnata dall'inconfondibile simbolo smile e, sullo sfondo, il panorama che si può ammirare da una delle terrazze che affacciano sull'isolotto. Anna mostra fiera il suo regalo, mentre lo fa immortalare con un flash. Un regalo importante per la ragazza, che tra poco lascerà il carcere di Nisida per una nuova esperienza (probabilmente una misura alternativa, dato che sta per terminare la pena da scontare), ma soprattutto per una nuova vita. «Ognuno di loro ha una storia e delle prospettive che vanno accompagnate e seguite», dice il direttore dell'istituto Gianluca Guida.

Ma l'entusiasmo per chi vive a stretto contatto giornaliero con i giovani detenuti si percepisce a pelle. La favola di Anna è iniziata esattamente un anno fa, quando lady Sting varcò la soglia del portone di Nisida insieme al produttore Luciano Stella e al deputato Paolo Siani, che per l'occasione fece da Cicerone a quella visita speciale. Giunta in città per le riprese di un docufilm su Napoli, la Styler volle far visita al penitenziario minorile di cui tanto aveva sentito parlare. 

Così incontrò i ragazzi che scontano la loro pena nell'istituto, visitando i laboratori a cui si dedicano ogni giorno. Nel suo tour la moglie di Sting rimase colpita da una ragazza, che mostrava più degli altri di avere una spiccata cultura musicale. Da quell'incontro da subito si creò un feeling tra le due e la produttrice promise ad Anna che le avrebbe donato una chitarra per coltivare la sua passione. Una promessa che oggi è diventata realtà. 

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«Fui felice di aver organizzato quell'incontro - racconta Paolo Siani - ricordo quella visita che durò l'intera mattinata. Trudie parlava poco l'italiano, ma si immergeva in quel mondo fatto di sofferenza umana. Rammento lo stupore sul suo volto come tutti coloro che arrivano dall'esterno a Nisida. Sono stato tante volte lì. La prima fu tanti anni fa con due grandi pediatri, Franco Panizon del Burlo Garofalo di Trieste e Pasquale Alcaro dell'ospedale di Soverato che, insieme al giudice per i minorenni Paolo Giannino e al direttore Gianluca Guida, volevano comprendere il mondo del disagio giovanile. Poi ci sono tornato durante la visita del Presidente della Repubblica e con la commissione parlamentare infanzia e adolescenza, infine ho avuto il piacere di accompagnare la Styler. Lei volle conoscere i ragazzi e parlare con loro e si soffermò con una di loro che aveva una grande passione per il rock. Parlarono per molto tempo grazie a un interprete, ma evidentemente si compresero con il linguaggio universale della musica. Qualche tempo dopo Luciano Stella mi disse che la produttrice avrebbe voluto regalare una chitarra a quella ragazza». 

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