Teatro San Carlo, boom di fondi: «Dopo il furto gli studenti torneranno a suonare»

Teatro San Carlo, boom di fondi: «Dopo il furto gli studenti torneranno a suonare»
di Giovanni Chianelli
Giovedì 24 Febbraio 2022, 07:15 - Ultimo agg. 18:34
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Vince la solidarietà, trionfa la parte sana del tessuto sociale e culturale cittadino che quando marcia compatto è capace di grandi gesti. È stata raggiunta la cifra utile a ricomprare gli strumenti musicali rubati a inizio febbraio alla scuola Nazareth Musto, nella zona ospedaliera. La gara di beneficenza promossa dal Mattino e dal teatro San Carlo, cui si sono aggiunti la Camera di commercio, l'associazione Alessandro Scarlatti, il conservatorio San Pietro a Majella e il Consiglio comunale, è andata oltre le aspettative: superati di parecchio i 6mila euro necessari al riacquisto di trombe, tromboni, clarinetti, sassofoni e percussioni che alcuni ignoti avevano trafugato e che servivano ai giovani allievi dell'istituto comprensivo per un progetto musicale, La banda degli affiatati. Un furto di una certa entità e soprattutto una ferita per la comunità di una zona difficile della città dove non tutti possono permettersi di seguire la passione per la musica e in cui la scuola rappresenta, in questo senso, un vero presidio.

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Il finale lieto che ha trasformato la vicenda amara in una favola verrà scritto ufficialmente il 9 marzo quando alle 17, al San Carlo, il sovrintendente del Massimo napoletano Stephane Lissner e Federico Monga, direttore del quotidiano promotore della raccolta, consegneranno la somma alla dirigente della scuola, Carmela Libertino. Il pomeriggio sarà di solidarietà e di arte: in programma I Maestri del XX secolo, un doppio spettacolo del corpo di ballo del teatro con coreografie di Kenneth MacMillan e George Balanchine a cui sono invitati 200 alunni del Nazareth Musto. Saranno presenti anche il direttore generale del teatro Emmanuela Spedaliere, il presidente della Camera di Commercio di Napoli Ciro Fiola, il vicesindaco Mia Filippone. «Dotare in tempi brevi gli studenti della scuola Nazareth Musto degli strumenti trafugati era un dovere morale e istituzionale» ha detto il sindaco Gaetano Manfredi, presidente della fondazione Teatro San Carlo.

Lissner ha espresso soddisfazione per l'obiettivo raggiunto: «Sono felice che i ragazzi di questa scuola, a cui sono stati ingiustamente e illegalmente sottratti strumenti di studio, possano tornare a fare musica». Mentre Fiola ha voluto ringraziare chi ha materialmente donato: «Un plauso alla partecipazione di chi ha acquistato i biglietti ed ha dimostrato la giusta sensibilità, abbinando la passione per la lirica all'impegno sociale». Spedaliere ha invece ricordato il ruolo di questo giornale: «Ringrazio Il Mattino per averci dato l'occasione di abbracciare un progetto di solidarietà sociale così importante e di esserci riusciti in tempi record per dare la possibilità ai giovani della zona ospedaliera iscritti a questo istituto di continuare a suonare». La raccolta fondi ha avuto un tale successo che, fanno sapere dalla scuola, il tam tam attivato ha coinvolto persone in tutta Italia e prodotto elargizioni liberali individuali, e che i soldi aggiuntivi saranno destinati all'acquisto di altro materiale utile allo studio della musica, come un mixer e delle casse per amplificare il suono. 

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Insomma, sono diverse le buone notizie. Già ieri i responsabili della Alessandro Scarlatti sono stati al Nazareth Musto per offrire 1000 euro offerti dagli associati del sodalizio musicale: «Ho voluto visitare di persona la scuola e incontrare la dirigente perché l'associazione ha particolarmente a cuore l'educazione musicale di bambini e ragazzi, specialmente delle zone periferiche» ha detto il presidente Oreste De Divitiis dopo aver consegnato la copia del bonifico. Felice la preside: «Da questo brutto incidente è venuta una tale ondata di solidarietà, soprattutto grazie all'intervento del Mattino, che non ci siamo sentiti soli, ma anzi sostenuti da tutta la città». Per San Pietro a Majella ha parlato il presidente Luigi Carbone: «Mi felicito che la mobilitazione abbia avuto i suoi effetti. Ho sentito la dirigente della scuola e abbiamo fissato un incontro con i docenti che stanno curando il progetto musicale per fare un pezzo di strada insieme: una nuova iniziativa di sostegno e l'invito ai giovanissimi allievi a venirci a trovare in Conservatorio». 

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