Ricoverato dopo il tentato suicidio
muore in Psichiatria: scatta l'inchiesta

Ricoverato dopo il tentato suicidio muore in Psichiatria: scatta l'inchiesta
di Aniello Sammarco
Domenica 9 Ottobre 2022, 11:05
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Ha tirato via le lenzuola dal letto della sua stanza, le ha intrecciate come una corda e ne ha fatto un cappio che si è stretto al collo. Una morsa volutamente mortale. Un proposito, da quello che hanno potuto appurare gli inquirenti che adesso indagano sul caso, che l'uomo, 48 anni, padre di tre figli e con un matrimonio in crisi, aveva palesato poche ore prima, quando si era procurato ferite con un coltello e un fucile subacqueo. Ma l'aspetto più triste della vicenda è che il suicidio si è verificato all'interno di un servizio psichiatrico di diagnosi e cura (il cosiddetto Spdc) di un ospedale pubblico, dove l'uomo era stato trasferito da un'altra struttura sanitaria pubblica. Una vicenda sulla quale con ogni probabilità la magistratura vorrà vederci chiaro: la salma del 48enne, commerciante di Sant'Agata sui due Golfi, è stata infatti sequestrata - anche in seguito alla denuncia dei familiari - ed è adesso a disposizione dell'autorità giudiziaria, in attesa che venga stabilito dal magistrato di turno a cui è stato affidato il fascicolo se effettuare o meno l'autopsia.

Il fatto si è verificato nella notte tra venerdì e sabato scorsi all'ospedale Maresca di Torre del Greco. A fare la tragica scoperta il personale in servizio nell'orario notturno al Spdc del nosocomio di via Montedoro, dove l'uomo era arrivato dopo essere passato per l'ospedale di Sorrento, dove era stato curato e stabilizzato per le ferite che si era procurato (ma sul caso proveranno a fare la dovuta chiarezza gli agenti del commissariato di polizia torrese, agli ordini del primo dirigente Antonio Cristiano, che seguono il caso). Quando è stato trovato il corpo senza vita del 48enne erano da poco trascorse le 3. Immediata la comunicazione al centralino della polizia, che sul posto ha inviato la volante in quel momento in servizio. Chiara la dinamica, meno se ci possano essere eventuali responsabilità, in particolare legate alla necessità di sorvegliare un paziente posto in un reparto psichiatrico che aveva potuto manifestare propositi suicidi.

Grande è stato comunque lo sconcerto al Maresca, dove in molti ricordano ancora come a fine settembre un altro caso di suicidio aveva scosso l'intera comunità sanitaria dell'ospedale. A togliersi la vita in quella circostanza era stato un infermiere di 49 anni, che aveva utilizato alcune stanze vuote poste al quarto piano del vecchio padiglione.

In quel caso erano intervenuti i carabinieri ma, viste le circostanze e la chiara dinamica dei fatti, la salma era stata restituita ai familiari senza necessità di eseguire l'esame autoptico.

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