Torre del Greco, emergenza rifiuti:
raccolta nel caos e rischio sciopero

Torre del Greco, emergenza rifiuti: raccolta nel caos e rischio sciopero
di Aniello Sammarco
Venerdì 26 Giugno 2020, 09:30
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Raccolta a singhiozzo, controlli dei carabinieri nell'ex ecopunto di viale Sardegna, richiesta di maggiore vigilanza contro gli sversamenti illegali e sullo sfondo il rischio di uno sciopero di 24 ore indetto dal personale in servizio per la giornata di lunedì prossimo. Il caos rifiuti non abbandona Torre del Greco, costretta a vivere l'ennesima estate di disagi e polemiche sul fronte del servizio di nettezza urbana.

L'ultima preoccupazione in ordine di tempo è quella legata allo sciopero proclamato dai sindacati per l'intera giornata del 29 giugno. La decisione di sospendere le attività fa seguito allo stato di agitazione proclamato il primo giugno dalle rappresentanze sindacali aziendali e dai dipendenti del cantiere torrese.
Alla base c'è sempre la richiesta delle maestranze di un aumento in busta paga, aumento ritenuto troppo esoso dai vertici Buttol, che non hanno mai fatto mistero che cedere alla richiesta di rimpinguare con altri 350 euro lo stipendio di ogni lavoratore, significherebbe azzerare di gran lunga i guadagni derivanti dall'appalto avviato a Torre del Greco dallo scorso anno. Oggi alle 15 è in programma un nuovo incontro tra le parti, dopo quello che lo scorso 8 giugno produsse di fatto la rottura che portò alla convocazione delle «prime 24 ore di sciopero», come scrivono in una nota congiunta i rappresentanti di Fit-Cisl, Filas e Fenalt.

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Da ciò che trapela, le parti sono fiduciose circa la possibilità di trovare un'intesa e scongiurare così lo stop delle attività già previsto lunedì. Uno stop che rischierebbe di aggravare ulteriormente le condizioni di alcune strade che da tempo soffrono di un servizio di raccolta non più puntuale, di cui stanno soffrendo in particolare i quartieri periferici. Sono di questi giorni, ad esempio, le immagini girate da alcuni residenti di via Sotto ai Camaldoli che testimoniano la presenza di lunghe distese di sacchetti non raccolti nella zona. Zone colpite da un recupero delle frazioni differenziate a macchia di leopardo ma come sostengono i responsabili della Buttol anche degli sversamenti illegali dei cittadini che non rispettano l'ordinanza del sindaco Giovanni Palomba, di fatto depositando in strada sacchetti contenenti «tal quale» in barba a qualsiasi disposizione in materia.
Un aspetto sottolineato dall'azienda in una relazione al Comune e alle autorità competenti, nella quale veniva sollecitato «nuovamente un più attento controllo del territorio, indispensabile per la corretta esecuzione del servizio». Nella relazione, i vertici dell'azienda di Sarno hanno anche evidenziato «l'impossibilità di raggiungere, alle condizioni attuali, gli obiettivi prefissati in tema di raccolta differenziata, ancorché dall'attivazione del servizio con modalità porta a porta, in circa tre mesi, la percentuale dei rifiuti differenziata sia passata dal 19 al 50%, percentuale che potrebbe essere ulteriormente migliorata con comportamenti virtuosi da parte di tutti».
I CONTROLLI
Continuano inoltre i sopralluoghi dei carabinieri forestali presso l'ex ecopunto di viale Sardegna, dove alcune settimane fa erano stati stoccati rifiuti e ingombranti in maniera illegale (area poi successivamente dissequestrata). In quella zona vengono non di rado parcheggiati alcuni automezzi, dai quali stando ad alcuni video finiti al centro di due denunce presentate dall'ex sindaco Ciro Borriello verrebbe disperso percolato che finirebbe direttamente al suolo senza alcun sistema per attenuarne l'impatto ambientale.
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