Torregaveta, dai lavori spuntano i resti
della villa del console romano Vatia

Torregaveta, dai lavori spuntano i resti della villa del console romano Servilio Vatia
Torregaveta, dai lavori spuntano i resti della villa del console romano Servilio Vatia
di Antonio Cangiano
Domenica 2 Agosto 2020, 18:52
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C’era un tempo una sontuosa dimora che dallo sperone tufaceo di Torregaveta, nei Campi Flegrei, si propagava verso il mare con piscine e peschiere. Era la villa romana del console Servilio Vatia Isaurico, meglio conosciuto come Servilio Vatia.
 
 

Il suo “buen retiro” flegreo,  era così lussuoso e il paesaggio così ameno che i suoi contemporanei coniarono, apposta un detto, per sottolineare il particolare stile di vita: «O Vatia, solo tu sai vivere». Più tardi, lo stesso Seneca, in visita nei Campi Flegrei, ebbe a dire circa la dimora del console: «non mi sembra sbagliata la scelta di Vatia di questo sito, nel quale trascorrere il suo tranquillo otium senile».

Oggi, ben poco resta di questa lussuosa dimora, per via di  sconvolgimenti operati dalla natura, dall’uomo e dal bradisismo. Tuttavia, ancora sparuti resti sopravvivono sullo sperone tufaceo, un cisterna e mura in opus reticolatum,  e da poco, grazie a un’attenta operazione di ripulitura, altri se ne sono aggiunti. In particolare si notano, alcuni conglomerati di tufo e malta, molto probabilmente fondamenta di terrazzamenti andati perduti, di cui si componeva la villa che dall’altura  dello sperone, degradava poi verso il mare.
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