Campania, trasporti in agonia: «Impennata dei costi buco di 188 milioni»

Bus a Napoli
Bus a Napoli
di Nadia Cozzolino
Mercoledì 9 Agosto 2023, 12:07
4 Minuti di Lettura

L'inflazione galoppante, i consistenti aumenti dei costi di carburante ed energia, le ripercussioni della crisi pandemica da Covid-19 e della guerra in Ucraina non risparmiano il settore del trasporto pubblico locale. In Campania la situazione si complica a causa di uno stanziamento delle risorse del Fondo nazionale trasporti giudicato ancora insufficiente: per garantire ai cittadini i servizi minimi di Tpl sarebbero necessari fondi aggiuntivi pari a 188,5 milioni di euro. La stima della Fit-Cisl, che tiene conto dalle valutazioni delle associazioni datoriali Agens, Anav e Asstra, ha indotto il sindacato a inviare una lettera al presidente della Regione Vincenzo De Luca, al presidente della commissione regionale Trasporti Luca Cascone e agli uffici competenti di Santa Lucia, delle associazioni datoriali e del Consorzio Unico Campania per chiedere di sospendere o rimodulare la gara per l'assegnazione dei servizi minimi di Tpl su gomma, formulata sulla base di criteri stabiliti nel 2016, cioè risalenti a sette anni fa. «Se oggi si decidesse di portare avanti e concludere la gara senza tenere conto di quanto avvenuto negli ultimi anni - spiega il segretario generale della Fit Cisl Campania, Alfonso Langella - sarebbe un azzardo imperdonabile e un vero e proprio bagno di sangue per le aziende del Tpl, che non riuscirebbero a garantire i servizi minimi ai cittadini».

Negli ultimi anni le aziende hanno dovuto far fronte a rincari esorbitanti. L'ultimo, in ordine di tempo, ha a che fare con il prezzo dei carburanti, in particolare gasolio e metano, utilizzati per i servizi di trasporto pubblico locale, anche ferroviario. Si stima che, da gennaio ad aprile 2022, si sia registrato un incremento medio, rispetto allo stesso periodo del biennio precedente, pari a circa il 27% del prezzo del gasolio e a oltre il 100% del prezzo del metano, con un aumento dei costi quantificabile, secondo una relazione Asstra, in oltre 65 milioni di euro su base quadrimestrale. Per la Campania, la Fit Cisl calcola per il 2023 una spesa di 20 milioni di euro in più per i carburanti. «L'incremento esponenziale dei costi per l'energia di trazione - si legge nella lettera inviata al governatore - sta incidendo in modo significativo sull'equilibrio economico-finanziario del settore del Tpl, considerando che le materie prime rappresentano, nei bilanci aziendali, la seconda voce di costo dopo quella per il personale».

E a pesare è anche l'inflazione record.

Criteri stabiliti nel 2016, inoltre, non potevano tenere conto degli effetti strutturali del Covid-19. La domanda di Tpl, parecchio calata durante la pandemia, risulta essere ancora al di sotto dei livelli del 2019: -21% nel 2022 e -12% nel 2023. A incidere sul crollo della domanda è stato soprattutto il ricorso a «forme di lavoro agile - ricordano dal sindacato - che in molti casi sono state rese strutturali nelle aziende». Per il 2023, l'Osservatorio nazionale Tpl, in base alle proiezioni del primo trimestre, ipotizza una perdita di ricavi tariffari di circa 480 milioni di euro e, per il 2024, non inferiore al 6% rispetto al dato pre-Covid (circa 240 milioni). Infine, le politiche europee Green per una mobilità sostenibile: oltre a deve fare i conti con l'attuale volatilità del mercato dell'energia elettrica, sarà necessario far fronte anche «agli investimenti, in parte in capo alle aziende, necessari per gli adeguamenti strutturali degli impianti».

Le associazioni datoriali Agens, Anav e Asstra hanno quantizzato, alla luce delle problematicità descritte, la necessità di «incrementare le risorse destinate al Fnt per un importo di 1,7 miliardi per il 2023». Considerato che la Campania percepisce dal Fondo nazionale trasporti la percentuale di riparto dell'11,07%, la Fit Cisl stima un ammanco nelle casse regionali pari a 188,5 milioni di euro. Per questo, la sospensione della gara per l'assegnazione dei servizi minimi del trasporto pubblico locale su gomma appare «opportuna e fondamentale». Il sindacato sostiene, infatti, che la tenuta delle aziende del Tpl, anche in Campania, sia stata garantita «solo grazie a misure di sostegno straordinarie in deroga alla disciplina ordinaria rispetto agli aiuti di Stato», ma tali provvedimenti «non sono strutturali e, in loro assenza, è chiaro che la sostenibilità economica del sistema del trasporto pubblico locale diventa un'utopia».

© RIPRODUZIONE RISERVATA