Università Federico II di Napoli, blitz pro Palestina: bloccato il convegno con Molinari

Nuova manifestazione nel pomeriggio da piazza Garibaldi

Il blitz pro Palestina
Il blitz pro Palestina
di Alessio Liberini
Venerdì 15 Marzo 2024, 12:25 - Ultimo agg. 16 Marzo, 09:05
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Blitz della Rete Studentesca per la Palestina al dipartimento di ingegneria dell'università Federico II di Napoli: bloccato il dibattito promosso dall’ateneo con il direttore di la Repubblica, Maurizio Molinari, e il rettore Matteo Lorito sul «ruolo della cultura nel contesto di un Mediterraneo conteso».

Un gruppetto di studenti e studentesse ha dato vita questa mattina ad un momento di contestazione, occupando pacificamente l’esterno dell'Aula Magna Leopoldo Massimilla dove si sarebbe dovuto tenere un convegno promosso dal Coordinatore del Corso di Studi in Ingegneria Elettrica dell'Ateneo Federico II, Santolo Meo. «Fuori i sionisti dalle Università» si legge su uno striscione srotolato dinanzi l’ingresso dell’aula.

Gli attivisti contestano la linea intrapresa dal quotidiano, diretto da Molinari, sulla guerra in Medio Oriente: «In Palestina sono 30.000 i morti ammazzati da Israele – spiegano gli studenti - Il direttore di Repubblica e il rettore Lorito come possono parlare di mediterraneo mentre si consuma nel cuore dello stesso, un genocidio? Com’è possibile soprattutto invitare in questa situazione il direttore di una delle testate italiane dichiaratamente sioniste, la Repubblica?».  

 

Dalla Rete Studentesca si chiede poi l’interruzione di qualsiasi rapporto tra «i nostri atenei ed Israele, a partire dai rapporti strutturali con la fondazione Med'or».

Nel corso della protesta non sono mancati momenti di tensione tra attivisti e agenti di Polizia presenti sul posto, alcuni ragazzi sono stati bloccati mentre diversi studenti sono stati strattonati con l’invito a lasciare la sede universitaria: «La polizia che blocca gli studenti, prendendoli a calci e schiaffi – chiariscono i manifestanti - è un precedente gravissimo che racconta lo stato necrotico della nostra democrazia». 

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Per oggi pomeriggio, nel capoluogo campano, è prevista anche una nuova manifestazione, al via alle 14.30 da piazza Garibaldi, per richiedere un immediato cessate il fuoco e la liberazione di Anan Yaeesh, attivista palestinese attualmente detenuto nel carcere di Terni con l'accusa di terrorismo. 

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