Vaccini in farmacia, la stoccata di Federfarma: «Corsa a chi fa prima, penalizzate aree interne»

Vaccini in farmacia, la stoccata di Federfarma: «Corsa a chi fa prima, penalizzate aree interne»
di Ettore Mautone
Lunedì 7 Giugno 2021, 20:57
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Sulla falsa partenza delle vaccinazioni in farmacia - limitate per ora a poche decine di "croci verdi" concentrate a Napoli mentre molte altre sono ancora al palo in attesa delle credenziali di accesso alla piattaforma regionale - interviene anche Federfarma Campania puntando il dito sul rischio caos.

«Si è innescata una logica agonistica su chi fa prima degli altri mettendo da parte il fare meglio. Peccato, era andato tutto bene fino ad ora nel piano vaccinale della Regione Campania.

Poi, ad un certo punto, è prevalsa una logica dove tutti hanno preso a gareggiare per fare di più e prima, perdendo di vista l'obiettivo di fare meglio, di dare cioè qualità ed efficienza all'attività di prevenzione sul territorio».

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Lo ha detto il presidente di Federfarma Campania, Mario Flovilla. «All'inizio – ha continuato Flovilla - era giusto mirare a risultati quantitativi reclutando la maggior parte della popolazione a rischio dei centri urbani e metropolitani. In seconda fase, invece, bisogna perseguire il raggiungimento capillare delle aree più periferiche e, rispetto a questo specifico target è strategico il supporto offerto dalle farmacie di comunità. Invece si è aperta una disordinata competizione generale, della Regione contro le altre Regioni, di Napoli contro le altre province campane, perfino tra i direttori generali delle diverse Asl e tra questi e le farmacie, la cui organizzazione è stata spesso ostacolata per non dover condividere, con queste ultime, il successo delle proprie performance pubbliche». 


«Se a questo si aggiunge la disparità di approvvigionamento dei vaccini Jansen in favore delle Asl nonché il ritardo nell'attivazione delle credenziali di accesso alla piattaforma informatica dedicata al monitoraggio e tracciatura delle vaccinazioni da effettuare in farmacia – ha precisato Flovilla - si capisce quanto il caos sia totale. Perfino a Napoli (destinataria di un trattamento preferenziale da parte della Regione), stamane, le farmacie hanno ricevuto i vaccini ma non tutte possono somministrarli in mancanza delle credenziali digitali indispensabili all'accesso in piattaforma, che vengono notificate in ritardo ed in maniera disorganica. Ciò crea ulteriore disparità anche nel medesimo territorio provinciale, dove non tutte le farmacie sono poste nelle condizioni di operare nonostante la giornata test svoltasi in esclusiva a Napoli domenica 30 maggio che doveva servire a rodare il sistema. È evidente come una tale situazione stia generando grande disagio e disorientamento degli utenti e delle farmacie». 

«Neanche è stata ancora resa operativa – ha poi precisato il presidente Flovilla - la distribuzione centralizzata dei vaccini alle farmacie per il tramite di Federfarma Campania, la cooperativa di farmacisti Cef ha offerto di realizzare a titolo gratuito per garantire la sicurezza del processo di stoccaggio e approvvigionamento degli stessi attraverso l'accorciamento della necessaria catena del freddo». 

La seconda fase del programma vaccinale affidato anche alle farmacie - il senso dell'intervento di Federfarma - sarebbe potuto partire in maniera uniforme e coordinata e non, come starebbe avvenendo, in ordine sparso. Un disappunto motivato anche dal fatto che nelle aree interne non è ancora partita la distribuzione e somministrazione dei vaccini in farmacia mentre si avvicina la stagione turistica e nelle aree costiere a forte valenza economica e produttiva, il canale farmacia potrebbe colmare tutte le lacune dei programmi vaccinati di massa. «Intanto gran parte dei 2.233 farmacisti campani, preparati e pronti a vaccinare, restano ancora con le siringhe scariche». 

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