Vaccini per tutti in Campania, gli hub cambiano orari: fino a notte per gestire il pienone

Vaccini per tutti in Campania, gli hub cambiano orari: fino a notte per gestire il pienone
di Ettore Mautone
Giovedì 3 Giugno 2021, 08:00 - Ultimo agg. 19:34
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Vaccinazioni, cadono i vincoli anagrafici per le prenotazioni: è in funzione dalle 22 di ieri sera la piattaforma regionale allestita per la nuova fase che apre ai ragazzi da 12 anni. Le convocazioni, nei prossimi giorni, saranno legate alla disponibilità dei vaccini e al progressivo completamento delle fasce di età per le quali la piattaforma era già aperta e le programmazioni delle Asl già in corso. Per i gruppi di adolescenti dai 12 ai 17 anni il vaccino da somministrare è Pfizer. Scatta dunque una nuova fase in cui saranno utilizzati tutti i punti di somministrazione della macchina vaccinale regionale. A stretto giro questi ultimi allargheranno ulteriormente le proprie maglie alla rete dei pediatri di base e degli infermieri pediatrici coinvolgendo progressivamente anche i medici competenti delle aziende e le altre articolazioni, finora inutilizzate, della medicina territoriale (odontoiatri, tecnici sanitari, specialisti ambulatoriali, distretti ecc.) contando su una platea di circa 25mila camici bianchi vaccinatori abilitati e pronti a scendere in campo. Le Asl inoltre aumenteranno gli orari dei centri vaccinali già attivi fino alle 24. A Salerno, dove sono abilitati circa 120 centri vaccinali ne sono attivi la metà in ragione del numero di fiale finora limitato. 

Ciò non significa che non si proceda ancora individuando criteri di priorità: «Anche in questa fase, e anche tra i più giovani - precisano fonti della Regione - sarà data infatti la precedenza ai più fragili da individuare tramite le segnalazioni della rete dei medici di famiglia e dei pediatri del territorio». Chi per patologie congenite o acquisite - pur non inserito nelle fasce di vulnerabilità - abbia una maggiore suscettibilità ad eventuali infezioni causate da Sars-Cov-2, avrà dunque una corsia preferenziale. In questi casi, come per tutti i minori, sarà utilizzato esclusivamente il vaccino a mRna di Pfizer laddove invece, dai 18 in poi, in assenza di patologie, tutti i vaccini oggi autorizzati sono utilizzabili in base alle disponibilità. Le scorte non mancano: dopo la consegna di 300 mila dosi di Pfizer il 1 giugno si procederà ad ulteriori incrementi nel corso del mese. Insieme alle 300 mila dosi di Johnson & Johnson in arrivo nell'arco delle prossime 4 settimane e alle circa 150 mila dosi di Moderna l'asticella dei vaccini stoccati nei frigoriferi salirà in totale almeno a 1.750.000 dosi nell'arco di un mese con la possibilità di avvicinarsi al 10 per cento dei 20 milioni di dosi che il commissario per l'emergenza Paolo Figliuolo ha promesso di ripartire alle regioni.

Quantitativi sufficienti ad incrementare il ritmo delle somministrazioni giornaliere oggi attestato su una media di 57.900 al giorno (con punte che hanno raggiunto, sabato scorso ad esempio, anche 75mila). Incrementi costanti nell'arco dell'ultimo mese passando di settimana in settimana da 38.200 quattro settimane fa a 49.000 due settimane a 57.100 la settimana precedente all'ultima. 

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Se si escludono i minori da 0 a 11 anni (675.292 individui) dal totale della popolazione campana, che al primo gennaio scorso ammonta a 5.679.759 persone, sono circa 5 milioni i residenti da vaccinare in totale in Campania. Di questi attualmente sono stati coperti con almeno una dose 2,36 milioni, che sfiora il 50 per cento della popolazione target. L'obiettivo dell'immunità di gregge (almeno il 70 per cento della popolazione) è insomma a portata di mano nell'arco di un mese soprattutto considerando l'attuale ritmo di somministrazioni. Uno dei nodi da sciogliere riguarderà tuttavia il recupero vaccinale di chi non ha aderito e di quelli che pur prenotati e convocati non si sono presentati (una percentuale in crescita). Ieri ad esempio a Napoli su 14 mila convocati sono stati 4mila gli assenti di cui 3mila nella fascia 40-49 anni. La Regione intende dispiegare al massimo per tale scopo, le potenzialità della Medicina del territorio e ha pronta una campagna informativa ad hoc. Anche i pediatri sono allertati: «In settimana andremo in Regione per rendere attuativo il protocollo d'intesa siglato il 18 marzo al ministero - spiega Antonio D'Avino vice presidente della Federazione italiana medici pediatri - cominceremo a vaccinare dai 12 ai 16 anni. Vaccineremo nei nostri studi o nelle strutture delle Asl con chiamata attiva». 

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