Covid in Campania: accordo con i medici di famiglia, vaccinazione di massa in studio e a domicilio

Covid in Campania: accordo con i medici di famiglia, vaccinazione di massa in studio e a domicilio
di Ettore Mautone
Domenica 7 Marzo 2021, 23:00 - Ultimo agg. 8 Marzo, 15:07
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Vaccinazioni: mentre la Campania va in zona rossa - e mentre il ministro della Salute Roberto Speranza annuncia che tra oggi e domani arriverà una circolare che dà il via libera all’uso del vaccino di Astra Zeneca in tutte le fasce generazionali e dunque anche negli over 65 - la Regione va alla firma dell’accordo con i medici di famiglia per rendere capillari e di prossimità le immunizzazioni di massa sul territorio.

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I Medici di medicina generale e anche le ex guardie mediche utilizzeranno i vaccini forniti dalle Aziende sanitarie e dovranno seguire le priorità definite dal Piano strategico vaccinale nazionale. Insomma lavoreranno secondo le indicazioni delle Asl. Il vantaggio, per queste ultime, consiste nel fatto che ogni dottore conosce nei dettagli la situazione clinica dei suoi assistiti e pertanto è in grado di stabilire autonomamente un gradiente di priorità per età e patologie della fascia di persone da vaccinare dando senso e sostanza al concetto, finora vago e indecifrato, di “fragili”. Le somministrazione avverranno, a seconda dei casi, a domicilio del paziente per quelli realmente non deambulanti mentre per chi è in grado, anche se con difficoltà, di raggiungere lo studio del medico con chiamate dirette e orari prestabiliti. Altri luoghi per le punture saranno i centri vaccinali dei distretti e quelli che si stabiliranno di volta in volta nell’ambito della rete dei medici e degli accordi con le Asl. Gli approvvigionamenti avverranno in base alle disponibilità e alla tipologia di vaccini specifici per determinate categorie da immunizzare. I medici, a loro cura, dovranno assicurare frigoriferi idonei alla conservazione. Su questo aspetto la situazione si è semplificata anche per Pfizer. Dal 20 febbraio scorso la casa farmaceutica americana infatti ha chiarito che per la conservazione sarà sufficiente una temperatura compresa tra -25 e -15 gradi. Le dosi possono essere conservate per due settimane a questa nuova temperatura e poi, dopo lo scongelamento, conservate per 5 giorni prima dell’uso. Il vaccino Astra Zeneca invece può essere mantenuto alla temperatura tra -2 e -8 gradi come anche il Moderna, che può permanere a tale temperatura per 30 giorni e 12 ore a temperatura ambiente. 

La partecipazione dei medici alla campagna vaccinale è volontaria sulla base di adesioni da trasmettere alle Asl. I medici aderenti alla campagna vaccinale riceveranno i vaccini dalla Asl con modalità concordate e li conserveranno nei loro frigoriferi. La vaccinazione domiciliare dei pazienti non deambulanti sarà assicurata con contenitori portatili. Ogni medico dovrà provvedere all’aggiornamento in tempo reale della anagrafe di avvenuta vaccinazione utilizzando la piattaforma informatica indicata dalla Regione.

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I compensi previsti per i medici vaccinatori sono molto meno onerosi per le Asl rispetto all’utilizzo delle Usca (40 euro l’ora al netto delle spese di autista e mezzi delle Asl).

Ai camici bianchi che eseguiranno le punture presso il proprio studio o in una sede individuata nell’ambito del quartiere viene attribuito un rimborso spese di 12 euro per entrambe le dosi (6 per la prima e 4 per la seconda a cui va aggiunta una quota fissa di 2 euro per l’adeguamento dei sistemi informatici, il materiale di consumo e la sanificazione dei luoghi). La stessa somma sarà attribuita ai medici di medicina generale che eseguiranno le vaccinazioni nei punti individuati dalle Asl con la differenza che la quota aggiuntiva di 2 euro sarà corrisposta solo nel caso in cui le Asl non siano in grado di aggiornare in proprio le liste dei vaccinati. Per la somministrazione a domicilio, infine, è prevista un’ulteriore quota di 6 euro (18 in totale per entrambe le dosi), a ristoro degli oneri organizzativi legati all’uso di materiale di consumo e farmaceutico necessario alla somministrazione del vaccino, compresi gli strumenti per la conservazione ed il trasporto. Tutte le somme sono quelle previste dal contratto di lavoro per le vaccinazioni. L’ultimo onere per i camici bianchi sarà trasmettere alle Asl, entro il decimo giorno del mese successivo, l’elenco delle vaccinazioni eseguite, secondo modalità concordate in ambito aziendale. 

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