Via Crucis in Duomo con avvocati e magistrati: partite le celebrazioni dedicate al giudice beato Livatino

Avvocati e magistrati per ricordare il magistrato ammazzato dalla mafia

Il presidente degli avvocati Troianiello alla Via Crucis in Duomo.
Il presidente degli avvocati Troianiello alla Via Crucis in Duomo.
Sabato 2 Marzo 2024, 11:19
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E’ stata la Via Crucis in Duomo ad aprire le celebrazioni dedicate al beato Livatino, il giudice assassinato dalla mafia nel 1990: gli eventi proseguiranno fino a lunedì 4 marzo con ulteriori incontri che coinvolgeranno, oltre a magistrati e avvocati, anche le vittime di reato, i carcerati e le scuole del territorio.

La Via Crucis che si è tenuta nella cattedrale di Napoli è stata guidata dal cardinale Angelo Comastri, arciprete emerito della Basilica vaticana: è stato un momento di intensa preghiera e di forte riflessione al quale hanno preso parte il presidente degli avvocati Immacolata Troianiello, i magistrati Emilia Sorrentino, Valeria Rosetti, Cristina Correale, Raffaele Marino, Erminia Catapano, la madre di Mario Paciolla il cooperante napoletano ucciso in Colombia, Marta Della Corte figlia del metronotte assassinato a Piscinola, Claudio Salvia, figlio del vicedirettore del carcere di Poggioreale ammazzato dalla camorra.

Tutti hanno guidato con una preghiera le 14 stazioni che rievocano le ultime ore dei Gesù.

La quattro giorni proseguirà seguendo il senso della “Peregrinatio Rosarii Livatini”, ovvero il cammino della camicia intrisa di sangue indossata dal giudice al momento dell’assassinio, custodita in una teca ed esposta sull’altare del Duomo in occasione della Via Crucis.

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La Peregrinatio farà tappa anche al carcere di Poggioreale, a quello minorile di Nisida e alla Casa di vetro a Forcella.

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