Violenza sulle donne, il questore di Napoli: «Ammoniti 141 uomini, solo 1 su 10 è recidivo»

Agricola: lo strumento sta funzionando, così sosteniamo le donne contro i bruti

Il questore Maurizio Agricola
Il questore Maurizio Agricola
di Giuliana Covella
Venerdì 24 Novembre 2023, 23:52 - Ultimo agg. 25 Novembre, 15:59
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Sono 141 gli ammonimenti emessi, al 31 ottobre di quest’anno, dal questore di Napoli, di cui 61 per atti persecutori e 80 per violenze domestiche. Con una proiezione di crescita del numero totale delle misure emesse, entro il prossimo 31 dicembre, di oltre un terzo rispetto allo scorso biennio. E attualmente sui 141 soggetti ammoniti ne risultano recidivi solo 10, di cui 5 già aderenti al percorso di recupero. A ricordare i dati - diffusi dopo la firma del protocollo con la presidente dell’associazione italiana Mediatori penali Mariacristina Ciambrone in materia di atti persecutori e violenza domestica - è il questore Maurizio Agricola. Lo fa a margine del percorso a tema tra le opere d’arte nella sede di Gallerie d’Italia di Intesa Sanpaolo con il contributo di Civita, promosso dalla polizia di Stato in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne in collaborazione con il museo e destinato agli studenti degli istituti Morano di Caivano e Melissa Bassi di Scampia accompagnati rispettivamente dal docente Paolo Pone e dal dirigente scolastico Domenico Mazzella di Bosco. 

Il questore si sofferma sull’efficacia dell’ammonimento che «evita il ripetersi di certe condotte»: «Si tratta di una sorta di cartellino giallo con cui si dice alla persona che è sotto osservazione, ma è anche un’esortazione a intraprendere un percorso rieducativo. I numeri ci restituiscono un dato confortante, perché su 141 ammonimenti emessi la recidiva della condotta si è registrata per un totale del 10 per cento circa a livello locale e a livello nazionale del 7 per cento». Altro aspetto prioritario è la formazione «per gli uomini e le donne della polizia di Stato che devono sapere ascoltare chi ha subito una violenza di genere, affinché non si possa ripetere una vittimizzazione secondaria anche in quel momento». Al termine del tour una seconda tappa per i ragazzi è stata al sesto piano della questura per visitare “Una Casa per te”, dove i poliziotti hanno spiegato loro il funzionamento dell’area pensata e dedicata all’accoglienza e all’ascolto di donne, minori e altre vittime vulnerabili. Spazi arricchiti dalle opere del maestro Lello Esposito. Nell’occasione sono state distribuite copie della brochure “Questo non è amore”, che raccoglie storie di donne che hanno trovato il coraggio di dire “basta” a uomini violenti. 

L’evoluzione del concetto di patria potestà fino alla responsabilità genitoriale dalla Magna Grecia ai giorni nostri, le immagini di vittime di violenza come ne “Il martirio di Sant’Orsola” di Caravaggio o di una donna vincente nonostante i soprusi subiti nel quadro di Artemisia Gentileschi “Sansone e Dalila”, fino a scelte disperate come la vita monastica pur di sottrarsi al predominio maschile raffigurata in una delle tele esposte. Attraverso un tour nelle sale di Gallerie d’Italia con “Ciceroni” d’eccezioni, esperti e competenti, quali agenti della polizia di Stato e studiosi dell’arte, gli studenti del Melissa Bassi di Scampia e del Morano di Caivano hanno assistito ad una lezione “speciale” sul tema della violenza di genere. Nelle vesti di guide le poliziotte della questura hanno illustrato gli aspetti del fenomeno soffermandosi sulla prevenzione, in questo caso, attraverso l’arte. Un invito ad apprezzare «l’arte come condivisione dei valori» è stato infatti rivolto ai ragazzi dal questore Agricola, a cui sono seguiti gli interventi del capo della squadra mobile Alfredo Fabbrocini e della dirigente della divisione anticrimine Nunzia Brancati che, dati alla mano, hanno riferito di quante donne siano vittime di episodi di violenza che accadono anche in ambito familiare.

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«Non c’è classe sociale. Può succedere a ognuno di voi - ha detto Fabbrocini rivolgendosi ai giovani in sala e invitandoli a non restare indifferenti sul tema - Se siamo qui oggi è per cercare di arrivare prima». Mentre Brancati ha ricordato i dati sul fenomeno: «Circa il 70% degli episodi di stalking a Napoli sono in danno di donne; l’85% per violenza sessuale; oltre il 70% riguardano i maltrattamenti in famiglia. Solo se conosciamo il seme della violenza saremo in grado di combatterla». A calamitare l’attenzione della platea studentesca la performance dell’attore Gianluca Masone: «Partendo dal concetto di pregiudizio ho esplorato il ruolo della donna grazie alla partecipazione di un’attrice di Casagiove Annamaria Menditto, dando poi voce ai racconti di vittime di femminicidio, leggendo alcuni estratti dal brano “Il Mostro” tratto dal libro “Ferite a Morte” di Serena Dandini.

Infine ho attraversato la poesia di Alda Merini, Prevert e Gibran uniti ad alcuni miei scritti inediti tra pensieri e poesie che celebrano la donna, offrendo ai ragazzi spunti di riflessione e confronto».

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