Whirlpool Napoli, Manfredi agli operai: «Il progetto deve essere concreto»

Whirlpool Napoli, Manfredi agli operai: «Il progetto deve essere concreto»
di Alessio Liberini
Giovedì 21 Ottobre 2021, 14:58 - Ultimo agg. 15:43
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«Se non ora, quando?»  è questo lo slogan che compare su un volantino che distribuscono gli stessi operai ai cittadini napoletani all'esterno di Palazzo San Giacomo, in attesa dell'incontro con il neoeletto sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi. Chiedono - nei fatti - la partecipazione attiva di tutta la cittadinanza per la giornata di domani (22 ottobre). Dove, alle ore 13, al Tribunale partenopeo si decideranno le sorti degli operai che, insieme alle parti sociali, hanno portato in aula la multinazionale del bianco per «condotta antisindacale». Mentre il prossimo lunedì (25 ottobre) sarà la volta dell'ennesimo incontro al ministero dello Sviluppo Economico, il 28esimo tavolo di confronto della lunghissima vertenza che pende sulle sorti dei metalmeccanici di Ponticelli, in stato di agitazione perenne da ormai quasi tre anni.  

È lotta senza sosta, difatti, per i circa 320 lavoratori dello stabilimento Whirlpool di via Argine che dopo l'incontro di ieri (20 ottobre), in Regione Campania, questa mattina, intorno alle 11, sono stati accolti in Comune dal primo cittadino partenopeo, Gaetano Manfredi. 
«Sicuramente - spiega il neoeletto sindaco di Napoli a termine dell'incontro durato circa mezz'ora -  c’è un forte impegno del Comune per sostenere la simbolica vertenza». «Noi - prosegue Manfredi parlando del consroszio, in via di costituzione, che dovrebbe assicurare il piano di reindustrializzazione del sito partenopeo con la "benedizione" di Invitalia -  dobbiamo garantire da un lato la continuità lavorativa mentre dall’altro è molto importante che il progetto di investimento sia concreto che guardi al futuro e alla possibilità di sviluppo che garantirebbe addirittura un incremento dell’attività produttiva e quindi delle opportunità occupazionali».

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«Sta passando un messaggio - chiarisce invece a termine dell'incontro a Palazzo San Giacomo, Rosario Rappa segretario generale Fiom Napoli -  che abbiamo risolto tutto: in realtà noi siamo in un passaggio delicato che ha complessità. Chiaramente il sindaco era informato, ci ha fatto sapere che aveva interloquito in questi giorni con la viceministra del dicastero dello Sviluppo Economico, Alessandra Todde» che segue la vertenza dai tempi del governo giallo-rosso - quando il titolare del Mise era Stefano Patuanelli - e che il prossimo 26 ottobre sarà nella fabbrica di Napoli Est per «discutere il da farsi», fanno sapere gli stessi operai.


Dal sindaco, invece, «ci si aspetta un impegno formale - precisa il segretario generale Cgil Campania, Nicola Ricci -  per il ruolo che ha. Ex ministro di questo governo che sta ricucendo una serie di reti istituzionali, a partire dal presidente Vincenzo De Luca, ed ha ampi contatti con questo esecutivo». «Credo - continua Ricci -  che in queste ore, che sono decisive, andare nella direzione di fare sistema e di insistere in questo progetto della mobilità sostenibile e di quest’Hub a via Argine, Manfredi può recitare un ruolo fondamentale che va anche al di là del fatto che è il sindaco di Napoli e può contribuire in maniera determinante alla svolta di questo tavolo (al Mise ndr) che sembrerebbe fare molte volte passi indietro. Va garantita la continuità lavorativa, va trovata una forma importante che ci permette di avvicinarsi al tempo utile per realizzare il progetto di reindustrializzazione».
«Io non concentrerei - conclude il segretario generale della Cgil -  tutta la vertenza su quest’aspettativa (quella proveniente dall'udienza di domani in Tribunale ndr), sarebbe sbagliato. Da un punto di vista della relazioni con il governo è una partita giocata in difesa dei diritti e di quello che noi riteniamo un offesa che Whirlpool ha fatto alle maestranze delle lavoratrici e dei lavoratori.

Dobbiamo scorporare le due cose, è ovviamente un appuntamento importante, il pronunciamento del Tribunale, ma non può essere la fase decisiva che si gioca con le istituzioni alleandoci a loro. Il governo e qualche suo ministro sta in qualche modo delineando una strada e una soluzione. È il momento oggi di insistere, di avere alleati, e Manfredi può essere davvero un buon alleato».

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