Per la prima volta in Italia due siti archeologici statali dopo anni di chiusura e abbandono vengono riaperti al pubblico grazie a una forma speciale di partenariato, prevista dal Codice degli appalti ma finora, appunto, mai utilizzata: il Tempio di Serapide-Macellum di Pozzuoli e la Piscina Mirabilis di Bacoli saranno visitabili grazie alla nuova co-progettazione e gestione pubblico-privata. Un programma sperimentale per valorizzare e promozionare i due siti, conosciuti in tutto il mondo ma oggi desolatamente chiusi, iniziato quasi due anni fa: nell'ottobre 2019 il direttore del Parco, Fabio Pagano, pubblicò l'avviso in cui si chiedeva agli operatori economici, alle onlus e alle cooperative sociali, singole o riunite in associazioni temporanee di scopo, e che avessero almeno un triennio di esperienza nell'organizzazione e nella gestione di attività di accompagnamento e gestione delle visite guidate dei siti culturali, di presentare la loro offerta per riaprire i luoghi chiusi, valorizzarli e creare nuova occupazione. Una scommessa vinta e molto apprezzata dai vertici del ministero per i Beni Culturali che oggi pomeriggio alle 16 saranno rappresentati dal direttore generale, l'ex soprintendente di Pompei Massimo Osanna, nel corso della presentazione ufficiale organizzata al Castello di Baia.
A fare gli onori di casa ci sarà Fabio Pagano, che ha puntato molto su questo partenariato speciale. «È un progetto affascinante, grazie al quale creiamo un rapporto virtuoso e stabile tra il pubblico e il privato dice il direttore del Pafleg La grande novità consiste nel riaprire quello che si definisce il patrimonio nazionale non fruibile.
«Mettiamo insieme una sinergia partendo dall'esperienza positiva delle Catacombe di San Gennaro - dice Enzo Porzio della Coop «La Paranza» - è un messaggio forte che lanciamo in Italia, per valorizzare il territorio facendo leva sui beni comuni del patrimonio storico e il ruolo determinante del terzo settore. Una gestione che crea lavoro e nuove opportunità grazie alla cultura».