Goethe Institut a Napoli, assist del ministro: nuova sede a Palazzo Fuga

Proposti sgravi sul costo dell'affitto

Il ministro Sangiuliano
Il ministro Sangiuliano
di Gennaro Di Biase
Martedì 9 Gennaio 2024, 10:52 - Ultimo agg. 10 Gennaio, 20:05
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L'Albergo dei Poveri per il Goethe Institut partenopeo. Questa la proposta fatta dal ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano che ieri, al Collegio Romano ha incontrato Claudia Roth, ministro per la Cultura e i Media della Repubblica Federale di Germania. La riunione di ieri segue una mobilitazione capillare, che va avanti da tre mesi e coinvolge Napoli, Torino, Trieste e Genova. Centinaia di appelli e migliaia di firme si sono susseguite nei mesi per persuadere il Goethe Institut a non lasciare l'Italia. Il 18 ottobre 2023, la direzione di Monaco di Baviera aveva infatti avviato una procedura di licenziamento collettivo per 26 dipendenti nelle sue sedi dello Stivale e annunciato una smobilitazione quasi totale delle attività di lingua.

Tanti gli argomenti del colloquio. Ma partiamo dalla crisi del Goethe Institut e dal destino dello storico ente di cultura tedesca di Cappella Vecchia, nel cuore di Chiaia. La discesa in campo del Mic per scongiurare il rischio di cancellazione del Goethe si è materializzata in una proposta concreta, che procede di pari passo con il recupero già avviato e prezioso di Palazzo Fuga: Sangiuliano, manifestando il proprio dispiacere per il ridimensionamento della presenza delle sedi del Goethe Institut sul territorio italiano, ha offerto alla collega Roth la disponibilità di luoghi della cultura statali. Su tutti, proprio l'Albergo dei Poveri di piazza Carlo III, che potrebbe diventare la sede centrale del Goethe in Italia. Le attività - è il ragionamento di Sangiuliano - potrebbero essere ospitate all'interno dell'edificio a condizioni certamente vantaggiose. Sgravio sui costi dei fitti, in sostanza. Ma, naturalmente, a decidere sulla permanenza dell'istituto sarà la Germania.

Tanti gli incontri sindacali, nei mesi scorsi, cui hanno preso parte Flc, Cgil e Cisl. Alla base della crisi, come riportato anche da Il Mattino nelle scorse settimane, c'è anche il fattore dei corsi di lingua online, la cui concorrenza ha sottratto non poco mercato a enti storici, di qualità e tradizione, come appunto il Goethe.

Non solo il Goethe. Si è parlato della partecipazione italiana come ospite d'onore alla Buchmesse 2024 di Francoforte - con l'esibizione dell'Orchestra Scarlatti -, delle I.a. e della lotta al traffico illecito di beni culturali. «Si tratta di una opportunità strategica per sostenere l'internazionalizzazione della nostra editoria - ha dichiarato Sangiuliano - e rispondendo al titolo di questa edizione, "Radici nel futuro", punteremo insieme al commissario Mauro Mazza sulla produzione letteraria nazionale capace di riflettere la ricchezza del nostro patrimonio culturale e di esprimere al meglio le nuove tendenze culturali italiane. La nostra partecipazione alla Buchmesse verrà affiancata da un ricco programma culturale, simbolicamente inaugurato il 12 giugno a Dortmund per l'apertura di Casa Italia in occasione degli Europei di calcio con un concerto sinfonico dell'Orchestra Scarlatti di Napoli diretta dal Maestro Beatrice Venezia».

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Si è parlato poi delle restituzioni di opere d'arte esportate alle nazioni d'origine. In cambio delle restituzioni, l'Italia fornirebbe prestiti di lungo periodo di opere di grande valore. Accordo poi sulla collaborazione nell'industria cinematografica e dell'audiovisivo, in vista della revisione delle direttive europee di settore. «Uno degli obiettivi da perseguire - ha detto Sangiuliano - è la difesa delle società e degli artisti europei nei rapporti con i grandi operatori delle piattaforme digitali». Ribadendo poi il pieno sostegno dell'Italia alla ricostruzione del patrimonio culturale ucraino, Sangiuliano ha poi illustrato il vertice dei Ministri della Cultura G7 che si terrà a Positano dal 19 al 21 settembre nel quadro della presidenza italiana.

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