Michele D'Amico, laurea honoris causa al professore genio delle molecole

Tre università coinvolte in un progetto comune

Laurea honoris causa al professor Michele D'Amico
Laurea honoris causa al professor Michele D'Amico
di fra.va.
Giovedì 14 Settembre 2023, 11:21
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Sette anni di ricerche, pubblicazioni e sacrifici, alla fine una laurea honoris causa al professor Michele D'Amico, 65 anni, medico, ordinario di farmacologia della Vanvitelli. Gliela ha assegnata l'università Vasile Goldis di Arad in Romania.

Tre università, Vanvitelli, Vasile Goldis e Debrecen in Ungheria, coinvolte in un progetto comune: lo studio delle patologie oculari a base infiammatoria e dismetabolica, in particolare della retinopatia diabetica. Alla fine un brevetto per la realizzazione di un «composto supramolecolare in grado di migliorare la solubilità e l'efficacia di un inibitore specifico della proteina galectina-1, capace di ridurre, per adesso a livello preclinico, il processo fibrotico e la transizione epitelio-mesenchimale alla base della progressione della retinopatia diabetica».

Risultato molto apprezzato negli ambienti accademici e diffuso attraverso la pubblicazione di venti studi pubblicati su riviste scientifiche internazionali, primo firmatario il professor D'Amico.

Studi che hanno coinvolto decine di ricercatori e collaboratori delle strutture universitarie diffuse tra Napoli e Caserta e anche in Romania e Ungheria.

L'università di Arad ha così voluto premiare D'Amico con l'assegnazione della laurea honoris causa «consolidando amicizia e collaborazione con la Vanvitelli» (rettore Gianfranco Nicoletti). Una solenne cerimonia nella sala del senato accademico ad Arad, con il rettore Coralia Alina Cotoraci a consegnare l'attestato insieme con la professoressa Anca Oana Hermenean, prorettore della Vasile Goldis (che con il professor D'Amico ha coordinato le ricerche) e il presidente del senato accademico Aurel Darau.

«Nella fase successiva delle sperimentazioni cliniche aspettiamo importanti risultati applicativi per combattere patologie invalidanti», si legge nella motivazione dell'onoreficenza.

Classe 1958, di Macerata Campania, stile di vita spartano diviso tra famiglia e università, all'alba D'Amico è già nel laboratorio di Napoli alle prese con provette, dati statistici e telefonate che gli arrivano dagli ospedali per consulenze sui dosaggi dei farmaci, soprattutto per i bambini. Al rigore unisce una grande passione per gli studi. Sposato con Mena, anche lei medico, ha trasmesso la passione anche al figlio, GiovanBattista, specializzando in geriatria.

D'Amico negli anni scorsi è riuscito a fare attrezzare nel vecchio Policlinico anche un pezzo di laboratorio per le analisi dei cosiddetti anticorpi degli anticorpi, struttura che consente alla Campania di non dover ricorrere all'invio di provette al Nord per sofisticati esami di questo tipo. Una esperienza che vive come nuova sfida scientifica. 

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