«Solo la scuola può salvare i giovani»: l'appello del papà di Giogiò

L'intervento alla manifestazione organizzata da Asso.Gio.Ca e dall'Arciconfraternita dei Pellegrini

un momento della giornata
un momento della giornata
di Matteo De Crescenzo
Giovedì 19 Ottobre 2023, 21:21
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«Andare a scuola ed ascoltare i genitori»: è la strada che i giovani devono intraprendere per evitare il crimine, secondo Franco Cutolo, padre di Giovanbattista Cutolo, il giovane musicista ammazzato il 31 agosto a piazza Municipio da un ragazzo di 17 anni.

«Per fare il medico, per fare l’attore, per fare il calciatore bisogna andare a scuola, se non lo si fa si rischia di prendere una strada sbagliata, prendere una pistola, pensare sia un giocattolo ed ammazzare qualcuno, come è successo a mio figlio» ha spiegato Cutolo ad una platea di giovanissimi e genitori, che hanno aderito all’iniziativa dell’associazione Asso.Gio.Ca. “Ricominciamo”, organizzata presso l’Arciconfraternita dei Pellegrini

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«L’idea è quella di festeggiare l’inizio delle attività dell’anno scolastico di Asso.Gio.Ca in tutte le sue sedi – ha spiegato Gianfranco Wurzburger, presidente dell’associazione cattolica –  i ragazzi sono sempre  tantissimi e continuano ad arrivare nuove richieste.

Un grazie particolare va ai nostri educatori che  ci danno una mano con la loro professionalità».

Asso.Gio.Ca e l’Arciconfraternita dei Pellegrini, da sempre realtà impegnate nel contrasto alla dispersione scolastica ed al disagio giovanile, confermano il loro impegno dando il via ad un altro anno di doposcuola, laboratori, risate e socialità e danno vita a una giornata di festa che ha visto molti dei giovanissimi di Montesanto divertirsi con un giocoliere e poi rifocillarsi con un buffet. 

«L’attenzione nei confronti dei giovani di questa città è per noi un dovere – ha detto Gianni Cacace, primicerio dell’arciconfraternita dei Pellegrini – Se noi riusciamo a togliere i ragazzi dalle strade, saremo sicuramente in grado di  proiettarli verso un futuro migliore».

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