Napoli, chiude la mostra del Presepe di pasta di pizza: una mandolinata per celebrarlo

Un grande evento per una chiesa chiusa e riportata in vita grazie all’associazione I Sedili di Napoli ETS

Il grande presepe all'interno della chiesa di santa Maria stella maris
Il grande presepe all'interno della chiesa di santa Maria stella maris
di Vincenzo Cimmino
Sabato 3 Febbraio 2024, 15:26 - Ultimo agg. 4 Febbraio, 17:48
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È giunta al termine l’esposizione del “Grande Presepio dell’Arte dei Pizzaiuoli”. L’evento conclusivo si è tenuto oggi, 3 febbraio, nella chiesa di Santa Maria Stella Maris e San Biagio ai Caciolli. Il presepio era arrivato nella struttura lo scorso 15 dicembre. Un grande evento per la chiesa chiusa per diversi decenni e riportata in vita grazie all’associazione “I Sedili di Napoli ETS”.

La fine della mostra è stata annunciata dalle due associazioni che ne avevano promosso l’allestimento, “I Sedili di Napoli ETS” e “APN – Associazione Pizzaiuoli Napoletani”. Il presepio, opera circolare di Salvatore Iasevoli, coadiuvato dai pizzaioli dell’APN, è interamente rivestito di pasta per pizze.
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«L’esposizione è stata un successo di pubblico, forse pure inaspettato – dichiara Giuseppe Serroni, Presidente de "I Sedili di Napoli ETS" – per l’affluenza continua e costante in piazzetta del Grande Archivio, in questo lungo periodo natalizio che ha visto migliaia di persone, turisti italiani e stranieri ma anche tantissimi cittadini partenopei incuriositi dalla novità del presepio rivestito in pasta per pizze ma anche dall’apertura straordinaria di una chiesa chiusa ormai da quasi un secolo. È stata quindi un’occasione ed una opportunità per far conoscere oltre alla sublime arte mista, presepio-pasta per pizze, di questo meraviglioso presepe circolare, opera di Salvatore Iasevoli e coadiuvato dai Pizzaiuoli dell’APN, anche la storia della Stella Maris e del progetto che abbiamo in corso per la sua ricostruzione».
 
Molte sono le attività in programma per far tornare a splendere la “vecchia” Stella Maris. Chiesa di inizio Novecento che però sostituisce una chiesa ancora più antica, demolita nel XIX secolo e che ospitava sin dal 1561 la congregazione dei venditori di ferri, poi quella dei tavernari, e infine quella dei Caciolli.
 
«Giunti al termine di questa eccezionale mostra, – commenta Sergio Miccù, Presidente della APN – in occasione dell’anniversario del riconoscimento UNESCO dell’Arte dei Pizzaiuoli Napoletani, il bilancio è più che positivo. Migliaia i visitatori che hanno potuto ammirare questo bellissimo presepio pensato e realizzato con gli amici dei Sedili di Napoli e che hanno potuto quindi apprezzare meglio anche la storia della Pizza, alimento una volta povero ma conosciuto e apprezzato ormai in tutto il Mondo e che l’APN vuole continuare a tutelare e valorizzare. Bella la convinta partecipazione dei nostri associati che il 17 gennaio da questo Presepio, si sono portati in Cattedrale e, per la prima volta assoluta, abbiamo potuto ricevere, grazie anche alla condivisione della Curia e del parroco del Duomo, p. Vittorio Sommella, la prima “benedizione delle pale delle pizzerie partenopee”».
 
Le due associazioni hanno continuato dicendo che la loro collaborazione rimarrà anche nell’immediato futuro. A breve verranno presentati altri progetti. Uno di questi riguarda proprio il “Grande Presepio”, il quale sarà al centro di un evento dedicato alla pizza napoletana che si terrà nel centro storico di Napoli nella prossima primavera.
 
In occasione della chiusura della mostra presepiale anche le associazioni “La Bottega del Mandolino” e “Mastro Masiello Mandolino”, guidate da Michele Caiazza e Salvatore Masiello, hanno voluto omaggiare il presepio. Oggi, infatti, intorno alle ore 11 i musicisti dell’arte della posteggia hanno offerto un concerto gratuito per tutto il pubblico nella piazzetta del Grande Archivio. 
 
Al termine della mandolinata, dopo aver presentato gli altri eventi in programma, è stato offerto un caffè a tutti i partecipanti.

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