A Napoli la convention dell’Unesco, Tajani: «Siamo una potenza culturale»

La conferenza in programma dal 27 al 29 novembre

Unesco
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di Francesca Bellino
Venerdì 3 Novembre 2023, 23:30 - Ultimo agg. 5 Novembre, 08:33
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Sarà Napoli a ospitare la conferenza «Cultural Heritage in the 21st Century» e diventa l’epicentro del discorso culturale internazionale verso un futuro sostenibile del patrimonio. All’evento targato Unesco, previsto dal 27 al 29 novembre prossimi, sono stati invitati rappresentanti ed esperti dei 194 Paesi membri per elaborare risposte comuni alle nuove sfide che attendono il patrimonio materiale e immateriale dell’Umanità. La conferenza, infatti, mira a esplorare le sinergie tra la Convenzione sul Patrimonio mondiale del 1972, che lo scorso anno ha celebrato il 50esimo anniversario, e la Convenzione per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale del 2003, che quest’anno festeggia il 20esimo anniversario. Riflettendo sui risultati delle due Convenzioni, le discussioni si concentreranno sul potenziale del patrimonio come motore di sviluppo sostenibile, pace e stabilità.

«Abbiamo scelto Napoli per ospitare l’evento perché è già capitale mondiale della cultura. Le bellezze artistiche che sono conservate nella nostra bellissima Napoli hanno valore incommensurabile», ha spiegato il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, nel corso della conferenza stampa di presentazione dell’evento, alla Farnesina, tenuta insieme al ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano. «L’Italia ha il primato dei siti iscritti nel patrimonio Unesco, ben 59 – ha aggiunto il ministro - Napoli è sito Unesco dal 1995, è un esempio unico di interazione tra patrimonio naturale e culturale. È una luce che si accende nel Mediterraneo.

La cultura è un messaggio di pace. Il Mediterraneo, che vive un momento di grandi difficoltà, deve trasformarsi in un luogo di pace. Noi offriamo ai paesi membri Unesco le nostre competenze. È vero che non siamo una potenza militare, ma siamo certamente una grande potenza culturale. La scelta di Napoli – ha concluso Tajani – è anche un segnale nei confronti del Sud del nostro Paese, per attirare presenze turistiche e valorizzare il ruolo culturale del Sud d’Italia che ha dei siti fantastici». 

L’evento, organizzato da ministero degli Esteri, ministero della Cultura e Comune di Napoli, affronterà nel corso di sette sessioni tematiche le sfide poste al patrimonio culturale da urbanizzazione, turismo eccessivo, cambiamenti climatici e conflitti, tenendo presenti le relazioni tra natura e cultura. «Questa conferenza è una tappa molto importante. L’Italia è una superpotenza culturale e nell’area del Mediterraneo c’è una sovrapposizione di tante culture, ciascuna delle quali ci ha dato un lasciato importante che dobbiamo preservare con orgoglio», ha sottolineato Sangiuliano. In collegamento da Napoli, è intervenuto anche il sindaco Gaetano Manfredi: «La scelta di Napoli è estremamente significativa. Affronteremo il tema dell’equilibro tra tutela, sviluppo e mantenimento dell’identità dei centri storici, una delle grandi sfide che abbiamo davanti. Napoli sicuramente potrà mostrare le cose che si stanno facendo - ha aggiunto Manfredi - Ricordo anche il lavoro nel quartiere della Sanità dove grazie a una partecipazione attiva della comunità si sono valorizzati grandi siti museali, le catacombe e le chiese, e si stanno sviluppando opportunità di lavoro e attività di inclusione sociale, cercando un equilibrio tra vita quotidiana e attività turistica. L’Italia è un’eccellenza anche per la sua capacità di inclusione. Mi auguro che il tema della partecipazione, la combinazione tra patrimonio materiale e immateriale, possa essere una chiave per costruire un futuro più partecipato e di pace. Napoli è la città delle mille culture, questo spero possa essere un bel segnale per tutti. Cercheremo di dare il meglio della città per poter accogliere i delegati che vengono da tutto il mondo».

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Apprezzamento e soddisfazione sono stati espressi anche dal presidente degli industriali di Napoli Costanzo Jannotti Pecci: «Una scelta tutt’altro che casuale - ha detto - Napoli ha saputo risorgere come fucina inesauribile di creatività in tanti campi. E sarà suggestivo che, in una tre giorni così ricca di partecipazione qualificata, con rappresentanti ed esperti di ogni parte del mondo, si discuta anche di turismo sostenibile, dell’esigenza di razionalizzare e governare i flussi».

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