«Vedi Napoli e poi mangia», zuppa di cozze a Regina Coeli

L'evento “Le Cozze del giovedì santo”

Vedi Napoli e poi mangia
Vedi Napoli e poi mangia
di Vincenzo Cimmino
Giovedì 28 Marzo 2024, 17:00
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Al via la seconda edizione di «Vedi Napoli e poi Mangia». Alle 11 sono state aperte le porte del complesso monumentale di Regina Coeli. Lì, nel refettorio, ha avuto è partita la rassegna con l’evento “Le Cozze del giovedì santo”. Sono previsti altri tredici appuntamenti, l’ultimo il 1° maggio, in alcuni dei più suggestivi luoghi di Napoli.

Dopo la conferenza del prof. Marino Niola con Peppe Barra, special guest, e l’assessore Armato, il vasto pubblico ha avuto la possibilità di assistere alla performance di Mario Maglione.

L'artista ha portato in scena alcune canzoni del canto classico napoletano. Tutto questo nello splendido refettorio di Regina Coeli. Un luogo straordinariamente scenografico, con pitture e arredi lignei del XVI secolo.

Dopo il concerto, l’attenzione si è spostata all’esterno del refettorio. Ad attendere gli ospiti lo chef Giuseppe Daddio, che ha deliziato i palati dei presenti con la sua zuppa di cozze. È stato possibile consumare l’assaggio all’interno del giardino del plesso monastico, tra piante medicinali e arbusti da frutto. A pochi passi da una delle farmacie più antiche della città, quella che le suore usavano per assistere gli ammalati.

Tra i prossimi appuntamenti della rassegna, ci saranno quello di domani 29 marzo “La margherita tra santi e regine”, quello sulla parmigiana, sulla pastiera, sulla pasta e piselli e, per concludere, quello sulla lasagna partenopea. L’ultimo appuntamento si terrà il 1° maggio nuovamente negli spazi di Regina Coeli, dove tutto ha avuto inizio.

«Oggi siamo qui per parlare della zuppa di cozze» commenta Peppe Barra, «ma anche di cultura. Siamo in un luogo meraviglioso, un refettorio che purtroppo non tutti i napoletani conoscono, il refettorio di Regina Coeli. Speriamo che questo diventi anche un fatto per divulgare i posti belli di Napoli. Il cibo è sempre stato una cosa importante. È cultura. Il mio piatto preferito? La “minestra maretata”, il pignato marinato, tanti tipi di verdure che si sposano con tanti tipi di carne».

«Napoli raccontata attraverso il suo cibo» ha detto l’assessora Armato, «è con questa idea che abbiamo pensato a questa iniziativa. Raccontare la storia, la cultura, l’arte e la musica dietro il nostro cibo. Ci accompagnano esperti, grandi chef e grandi artisti napoletani. Stiamo avendo un grande successo».

«Oggi siamo in un posto meraviglioso, il refettorio di Regina Coeli» ha aggiunto Marino Niola, antropologo, «per iniziare la rassegna “Vedi Napoli e poi mangia”, quattordici appuntamenti attraverso le grandi eccellenze della cucina napoletana. Eccellenze ricche ed eccellenze povere. Quello che ha fatto grande la cucina napoletana nel mondo è riuscire a trasformare l’indigenza in eccellenza. Da povertà a bontà. L’esempio per eccellenza è la zuppa di cozze, piatto con cui apriamo, che nasce come cibo per i più poveri tra i poveri. Le cozze, cibo ipocalorico, ma dal quale nasce una cattedrale gastronomica, la zuppa di cozze».

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«A battesimo della seconda edizione iniziamo col rispetto per il Giovedì Santo» ha concluso lo chef Giuseppe Daddio, «con la zuppa di cozze nel monastero Regina Coeli. Una bellissima giornata narrata secondo la storia, l’antropologia, la cultura. Circa 200 ospiti pronti a visitare le nostre bellezze e mangiare la nostra zuppa di cozze».

Tutti gli eventi proposto nel programma “Vedi Napoli e poi mangia” sono gratuiti. Per partecipare basta prenotarsi su Eventbrite. L’appuntamento di oggi è andato immediatamente sold out. Obiettivo della rassegna è raccontare la tipicità gastronomica di Napoli con approfondimenti culturali, storici e artistici.

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