Campania al voto, sindaci a caccia del terzo mandato

Si vota l'8 e 9 giugno per Comunali ed Europee

Election Day l'8 e 9 giugno
Election Day l'8 e 9 giugno
di Lorenzo Calò
Venerdì 26 Gennaio 2024, 23:00 - Ultimo agg. 27 Gennaio, 10:00
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Tutti (o quasi) alla ricerca del terzo mandato. Il decreto legge, approvato giovedì scorso in Consiglio dei ministri, che introduce «disposizioni urgenti per le consultazioni elettorali del 2024 e in materia di revisione delle anagrafi della popolazione residente e di determinazione della popolazione legale», ha come obiettivo «favorire la più ampia partecipazione al voto». E, dunque, oltre a introdurre l’Election day per sabato 8 e domenica 9 giugno prossimi, il decreto innalza da due a tre mandati il limite di permanenza del sindaco dei Comuni che hanno tra i 5mila e i 15mila abitanti e si elimina ogni limite di mandato per quelli sotto i 5mila abitanti. Rimane ferma, invece, la disciplina per i Comuni con popolazione superiore a 15mila abitanti, consentendo un terzo mandato se uno dei due mandati precedenti ha avuto durata inferiore a due anni, sei mesi e un giorno. I mandati svolti o in corso di svolgimento alla data di entrata in vigore del decreto sono computati. Per l'anno 2024, per l'elezione del sindaco e del consiglio comunale nei comuni fino a 15mila abitanti, ove sia stata ammessa e votata una sola lista, sono eletti tutti i candidati compresi nella lista e il sindaco ad essa collegato, purché abbia riportato un numero di voti validi non inferiore al 50 per cento dei votanti e il numero dei votanti non sia stato inferiore al 40 per cento degli elettori. Vediamo ora qual è la situazione in Campania.

A giugno in Campania i comuni interessati dalla tornata amministrativa sono 167, diciotto dei quali con popolazione legale superiore alla soglia dei 15mila abitanti (dunque con il sistema elettorale maggioritario a doppio turno). Fra questi un solo capoluogo di provincia: Avellino. In sintesi in Campania al voto sarà interessato il 30,4% dei Comuni (su un totale di 550); i centri al di sotto dei 15mila abitanti chiamati alle urne saranno 149. Da segnalare il rinnovo di importanti comuni della provincia di Napoli (23 in tutto) tra cui Casoria, Castellammare di Stabia, Bacoli, Torre Annunziata.

Al di là del quadro generale sopra descritto, vanno compresi gli effetti del decreto approvato due giorni fa dal Cdm sui comuni al di sotto dei cinquemila abitanti e su quelli compresi nella fascia 5mila-15mila per i quali è intervenuta la modifica che consente ai sindaci in carica già da due mandati di presentarsi per un terzo incarico.

Per l’area metropolitana di Napoli, ricadono in questa casistica - complessivamente e indipendentemente dai centri interessati al voto del prossimo giugno - 32 comuni su un totale di 92 mentre i centri fino a 5mila abitanti sono dieci. Nella provincia irpina, invece, tra i 41 centri che dovranno rinnovare le cariche consiliari nella prossima tornata di giugno, sono pochi quelli interessati da questa riforma. 

Si tratta di Bisaccia, dove Marcello Arminio potrà ripresentarsi. Così come potranno fare i colleghi Salvatore Vecchia a Cassano Irpino, Mirko Iorillo a Montecalvo Irpino, Gerardo D’Angola a Sant’Andrea di Conza e Luigi De Nisco a Venticano. Insomma, tornano tutti in gioco. Le altre fasce tricolori sono al primo o secondo mandato alla guida dei rispettivi municipi. In ogni caso, la riforma impatterà in futuro in Irpinia, in considerazione del fatto che solo Avellino, Ariano Irpino e Montoro superano i 15mila residenti.

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In provincia di Salerno al voto a giugno andranno 47 comuni: quelli rientranti nella fascia di popolazione compresa tra i 5mila e i 15mila abitanti sono sette mentre 36 sono quelli al di sotto dei 5mila abitanti. Sono sette i Comuni della provincia di Caserta – tra i 5mila e i 15mila abitanti – che andranno al voto: e così, fra questi, Marcello De Rosa di Casapesenna (6.869 residenti) e Antonio Raiano di Curti (6.698 abitanti) potranno ricandidarsi per la terza volta, mentre nel piccolo Comune di Ciorlano (soli 372 residenti) il primo cittadino Mauro Di Stefano - eletto nel 2009, riconfermato nel 2014 e nel 2019 - sta già riflettendo sulla possibile discesa in campo per la quarta volta consecutiva. Nel Sannio a giugno andranno a votare 25 comuni, dei quali 23 al di sotto dei 5mila abitanti mentre Apice e San Giorgio del Sannio rientrano nella fascia 5-15mila

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