Mastella spiazza il Pd: «Io sto con Bassolino»

Mastella spiazza il Pd: «Io sto con Bassolino»
di Carlo Porcaro
Sabato 12 Dicembre 2020, 10:46 - Ultimo agg. 14:28
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Da vecchia volpe della politica, Clemente Mastella fiuta l'aria che tira a Napoli. Troppo incerta per assumere già una posizione netta sulle comunali. Invoca quindi il modello regionali che ha incoronato Vincenzo De Luca, ma non boccia l'ipotesi Antonio Bassolino per Palazzo San Giacomo. «Una candidatura autorevole», la definisce infatti il sindaco di Benevento e leader di «Noi Campani» in relazione all'ex primo cittadino partenopeo nonché ex governatore. Del resto, Mastella con la sua Udeur ha partecipato alla gestione del potere in Regione quando il leader era Bassolino, prima di sposare il centrodestra di Stefano Caldoro cinque anni fa e infine di tornare nell'alveo del centrosinistra deluchiano alle ultime regionali. Si conoscono bene, si sono anche spesso scontrati, ma potrebbero trovare un'intesa in poco tempo se questo servisse a fortificare le rispettive mosse tattiche.

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LA LINEA
Dopo aver eletto due consiglieri regionali strappando l'assessorato al Turismo per un suo fedelissimo come il professore Felice Casucci, l'ex ministro della Giustizia gioca le sue carte su più tavoli. In gioco c'è innanzitutto la sua ricandidatura a Benevento, osteggiata dal Pd. Non riconosce, quindi, alcun legame di alleanza se non la leadership di De Luca. Si vota poi appunto a Napoli, ma anche a Caserta e Salerno, altre due città in cui «Noi campani» si è radicata.

La linea è la fedeltà al presidente della Regione, aiutandolo a costruire a Napoli le condizioni per una candidatura la più condivisa possibile con i partiti centristi. «Io sono per la formula che ha portato alla vittoria delle regionali spiega -. Il Pd di Napoli chiede che ognuno partecipi all'alleanza con loro, ma la vogliono fare soprattutto con il M5S», che invece alle regionali si è presentato con un proprio candidato. È il fronte delle tante liste di estrazione moderata che vuole essere preso in considerazione, in attesa che i dem le convochino a un tavolo.


LA COALIZIONE
Però il cerchio deve chiudersi anche altrove. «È ovvio che, se a Benevento il Pd ufficiale non sostiene me come candidato sindaco, io non sono impegnato da nessuna parte a sostenere i loro candidati sindaci. Se c'è il rispetto dell'alleanza è un discorso, se non c'è è un altro». Se quindi a Napoli ci fosse una candidatura a sindaco di Bassolino alternativa al Pd, Mastella non escluderebbe la possibilità di schierare «Noi Campani» a sostegno del presidente della Fondazione Sudd che si muove ma non ha ancora sciolto le riserve: «Qualora ci fosse una sua candidatura la riterrei autorevole», ribadisce Mastella. La sensazione è che in tanti attendano prima di conoscere le mosse dello stesso De Luca. Dal momento che non arriverà un commissario a Palazzo San Giacomo, come invece l'inquilino di Palazzo Santa Lucia avrebbe voluto, de Magistris porterà il suo mandato fino alla scadenza e sarà più complicato preparare il terreno per la sua successione.


LA SQUADRA
Mastella, intanto, sta costruendo la sua squadra e la sua rete di rapporti nazionali per consolidare «Noi campani». L'obiettivo non è ricreare l'esperienza Udeur, ma provare a mettere in piedi un asse meridionalista con Salvatore Cardinale in Sicilia e Massimo Cassano in Puglia con la sua formazione «Puglia popolare» (5 i consiglieri eletti alle regionali di settembre) per presentarsi alle prossime politiche con un soggetto unico. A Napoli c'è da registrare un nuovo ingresso: Anna Sicolo, medico e storica direttrice dell'ospedale psichiatrico Bianchi, assumerà il ruolo di presidente cittadino del partito. Un ulteriore tassello per radicare il nuovo partito a Napoli proprio in vista delle prossime comunali.

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