Covid a Benevento, contagi in salita
nelle scuole: in aula solo a gennaio

Covid a Benevento, contagi in salita nelle scuole: in aula solo a gennaio
di Antonio N. Colangelo
Martedì 8 Dicembre 2020, 12:21 - Ultimo agg. 20:09
4 Minuti di Lettura

Nessuna ripresa dell'attività didattica in presenza e rientro in aula fissato per il 2021. Questa la decisione del sindaco Clemente Mastella annunciata tramite un'ordinanza comunale in cui viene fatta chiarezza sul futuro delle scuole cittadine, dopo una settimana trascorsa all'insegna delle polemiche e degli appelli dei genitori sanniti, divisi tra insegnamento virtuale, didattica mista e ritorno in classe. Contrariamente a quanto disposto dal governatore De Luca, che ieri pomeriggio ha concesso il via libera a materne, prime e seconde elementari a partire da mercoledì, a Benevento prorogato lo stop alle lezioni dal vivo in tutti gli istituti scolastici fino al 22 dicembre, con la ripresa che slitta così al 7 gennaio, dopo la pausa natalizia. Alla base della decisione del sindaco, l'aumento della curva epidemiologica su base locale, certificato dai dati della Fondazione Gimbe. «Considerando che nella settimana dal 24 novembre al 2 dicembre la percentuale di nuovi contagi per la provincia di Benevento si attesta al 22% - è scritto nella nota diramata da Palazzo Mosti - e che nell'ambito della Campania negli ultimi 5 giorni il Sannio ha fatto registrare la più alta percentuale di nuovi casi, abbiamo ritenuto opportuno prolungare la sospensione delle attività didattiche fino al 22 dicembre presso infanzia, primaria e secondaria di primo grado». Restano consentite in presenza - specifica l'ordinanza - le attività destinate agli alunni con bisogni educativi speciali e con disabilità, garantendo il collegamento on line con gli alunni della classe che sono in didattica a distanza. 

Oltre a prevenire il rischio di un'ulteriore impennata, il provvedimento mira a concedere maggior tempo per risolvere la grana trasporti e scongiurare l'eventualità di ritrovarsi a fare i conti con virus, influenza stagionale e polveri sottili a scuole aperte, come chiarito dal sindaco. «Gli ultimi dati epidemiologici sono allarmanti, la curva dei contagi è in aumento e a queste condizioni la chiusura precauzionale è scelta doverosa quanto opportuna per tutelare la nostra comunità - spiega Mastella - Dicembre è un mese complicato, rischiamo di fronteggiare in un colpo solo Covid e influenza di stagione, in aggiunta al nostro problema delle polveri sottili.

Ed è un rischio a cui non possiamo esporre la collettività scolastica, anche per evitare che si ripeta quanto accaduto a ottobre, con le scuole riaperte e poi subito chiuse per le prime, immediate positività. Comprendo le difficoltà, sia in termini di apprendimento che socializzazione, a cui vanno incontro i bambini e ritengo legittime le preoccupazioni delle famiglie, ma uno stop di 10 giorni non avrà conseguenze fatali e non avrebbe avuto senso riaprire per poi chiudere subito dopo per le festività. Questo periodo potrà rivelarsi utile per risolvere la questione trasporti e discutere del tema relativo alle assenze di quegli alunni lasciati a casa dai genitori per paura del virus. Concordo con l'idea di prorogare al 30 giugno l'anno scolastico». Probabile che la mossa del sindaco inasprirà ulteriormente i genitori «No dad», sul piede di guerra già da tempo, come dimostrato dalla protesta organizzata sabato all'esterno della Prefettura. Nessuna novità di rilievo, invece, sul fronte istituti superiori. Tramontata sul nascere l'ipotesi di un restart a dicembre. 

Video

Scenario incerto in provincia. A Moiano, ad esempio, ieri è stata disposta la sospensione delle attività didattiche in presenza fino a sabato 12 dicembre. A Durazzano, lo stop alle lezioni dal vivo è stato prorogato al 22 dicembre, con ripresa a gennaio. «Nell'ultima settimana riscontrate positività pari al 17% dei sottoposti a tampone» spiega il sindaco Alessandro Crisci. Semaforo rosso anche ad Airola, dove è attesa un'ordinanza di chiusura fino a gennaio, scenario identico a San Leucio e Forchia. Riprenderanno domani, invece, le attività didattiche in presenza a Sant'Agata de' Goti per la scuola dell'infanzia e le prime e le seconde elementari. Nessuna nuova ordinanza è stata infatti firmata dal sindaco Salvatore Riccio dopo quella che aveva sospeso le attività fino a ieri. Il primo cittadino ha però reso noto che non partirà ancora il servizio mensa in attesa di verificare la frequenza.

© RIPRODUZIONE RISERVATA