Domani bimbi in classe solo a Salerno
e altre due città: 30 sindaci dicono no

Domani bimbi in classe solo a Salerno e altre due città: 30 sindaci dicono no
di Gianluca Sollazzo
Martedì 8 Dicembre 2020, 11:52 - Ultimo agg. 20:05
4 Minuti di Lettura

Miraggio ripresa dell'attività didattica in presenza. Mentre la Regione dà l'ok all'apertura della seconda elementare oltre all'infanzia e alla prima elementare, sono pochi i Comuni che domani riapriranno le scuole, non cogliendo l'occasione fornita dal via libera regionale. Di sicuro c'è che Salerno si adegua all'ordinanza regionale: aprirà anche le classi di seconda elementare (circa 4mila alunni) oltre alla prima elementare e alle sezioni dell'infanzia (circa 7mila alunni complessivi). In base al trend dei contagi e sondando le preoccupazioni dei presidi e delle comunità scolastiche, invece, 30 sindaci salernitani optano per la proroga della sospensione didattica fino al 22 dicembre: tutti gli ordini di scuola riprenderanno in presenza solo a gennaio. 

Insieme a Salerno, Cava de' Tirreni e Pontecagnano sono i due soli grandi Comuni nei quali i bambini da 0 a 6 anni torneranno a scuola per le decisioni dei rispettivi sindaci. Nel capoluogo tornano in classe domani i circa 11mila alunni della scuola dell'infanzia, della prima elementare e della seconda elementare, come disposto dalla ordinanza di ieri della Regione. Dopo una riunione tenutasi ieri pomeriggio tra il sindaco Vincenzo Napoli e l'assessore Eva Avossa, il Comune capoluogo ha deciso di seguire la linea regionale aprendo anche alle lezioni in presenza per le seconde primarie. Hanno già deciso di rimandare l'apertura delle scuole i sindaci della Valle dell'Irno, che si sono riuniti ieri presso il Comune di Baronissi: c'è il via libera condiviso alla proroga della sospensione in presenza delle scuole di ogni ordine e grado, fino al 22 dicembre. In pratica nei Comuni della Valle dell'Irno come Baronissi, Fisciano, Mercato San Severino, Pellezzano, Siano, Bracigliano, Calvanico, le lezioni in presenza riprenderanno direttamente a gennaio.

Al momento sono 1.020 i casi di contagio su tutto il territorio della Valle dell'Irno e quasi il triplo le persone poste in quarantena dall'Asl. Da qui la decisione dei sindaci della Valle dell'Irno di sospendere in via precauzionale le lezioni in presenza.

Video

Nell'Agro nocerino si registra la proroga della sospensione didattica in presenza fino all'Epifania dei Comuni di Nocera Inferiore, Nocera Superiore e Sarno. Mentre ha già deciso da tempo il prolungamento della didattica a distanza fino a gennaio il sindaco di Pagani. A sud di Salerno spicca la decisione del commissario prefettizio di Eboli, Antonio De Iesu, di prorogare l'entrata a scuola per ogni ordine e grado al 7 gennaio. Scuole chiuse anche ad Agropoli, per oggi è attesa analoga decisione a Battipaglia. Stop alle lezioni in presenza fino al 23 dicembre anche a Montecorvino Rovella. Il trend epidemiologico spaventa ben 13 Comuni della comunità montana Sele Tanagro: chiuse le scuole fino a gennaio a San Gregorio Magno, Buccino, Colliano, Campagna, Contursi Terme, Auletta, Sicignano degli Alburni, Santomenna, Castelnuovo di Conza, Paolomonte, Valva, Oliveto Citra, Salvitelle. Scuole chiuse anche a Olevano sul Tusciano, aperte a Laviano. Insomma la ripresa delle lezioni in presenza per tutti gli alunni di infanzia e prima e seconda elementare resta un miraggio: nel salernitano meno di 20mila alunni su 55mila riprenderanno le lezioni in presenza da domani. Salerno guida i Comuni che faranno ritornare in classe in presenza i bimbi più piccoli dell'infanzia, della prima e della seconda elementare. 

Nel capoluogo non si ferma la mobilitazione del Comitato scuole aperte che nei prossimi giorni manifesterà in centro con una sfilata di genitori, alunni e docenti. «Chiediamo che in tutte le scuole aperte per l'infanzia e la prima della primaria sia data la possibilità a tutti i bambini diversamente abili di poter frequentare la scuola - scrive in una diffida il Comitato - Come abbiamo tenuto a ricordare al Comune di Salerno, il sindaco è sul territorio soggetto garante della legalità e ha l'obbligo di garantire il rispetto delle norme, non sostenere chi quelle regole dichiara di volerle violare. Ancora oggi continuiamo a chiedere i dati del contagio riferiti ai singoli quartieri e alle singole scuole della città, contagi che ovviamente non sono dovuti alla scuola in presenza visto che sono circa due mesi che i cancelli delle scuole salernitane sono chiusi».
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA