Comunali a Napoli, Letta e Fico in campo per spingere Manfredi

Comunali a Napoli, Letta e Fico in campo per spingere Manfredi
Lunedì 19 Luglio 2021, 08:30
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Per quattro giorni, da giovedì a domenica, Napoli torna al centro della politica nazionale - almeno per quello che riguarda il Pd e il M5S - perché i dem all'Ippodromo di Agnano terranno la festa dell'Unità. Organizzata dalla segreteria metropolitana del partito retta da Marco Sarracino. Cosa c'entrano i 5 Stelle? Napoli è l'unica grande città metropolitana dove si vota per le amministrative con grillini e democratici che sono alleati, convergono su Gaetano Manfredi. L'ex ministro capace di aggregare anche il governatore Vincenzo De Luca che - si sa - per i pentastellati non ha mai mostrato simpatia, anzi. Sfileranno nel sito di Agnano molti big nazionali e arriverà soprattutto Enrico Letta, la prima visita da segretario del Pd a Napoli dal suo insediamento e da quando Manfredi è stato candidato a sindaco. 

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L'appuntamento è per venerdì, quando l'ex ministro e il segretario saranno seduti assieme al tavolo tematico: «La democrazia che vogliamo, con i sindaci dalla parte dei cittadini». Quel giorno Letta e Manfredi discuteranno con altri primi cittadini a iniziare da Beppe Sala, ricandidato a Milano per il secondo mandato. Napoli, come è noto, è in predissesto, e una delle condizioni poste da Manfredi per accettare la candidatura è stata quella di pretendere dalla sua parte politica l'impegno di leggi speciali per Palazzo San Giacomo. Ovvero soldi per cercare di avere una spesa corrente capace di ristorare i sacrifici dei napoletani sotto il profilo dei servizi al cittadino a iniziare da quelli primari e regole per smaltire un debito che sfiora i tre miliardi. Nella sostanza, Manfredi ha chiesto che fosse applicato anche a Napoli il modello Roma, dove un commissario ad acta si occupa del debito e il nuovo sindaco si occuperà del bilancio ordinario che a quel punto sarà «pulito». Questo è il «Patto per Napoli» sottoscritto da Letta per avere Manfredi sotto la bandiera del centrosinistra. A Letta toccherà spiegare agli altri sindaci e candidati sindaci del centrosinistra che saranno alla festa perché per Napoli è stato sancito questo patto e per altri no. E onestamente non mancheranno gli argomenti a favore del caso Napoli visti i tagli dello Stato degli ultimi 10 anni che ammontano a oltre 1,5 miliardi. Letta arriva a Napoli dopo il blitz di Giuseppe Conte che presentò Manfredi da leader del Movimento un mese fa. Poi gli ultimi 30 giorni non sono stati serenissimi per Conte che ha rischiato di non fare più il capo del M5S, però alla fine l'ex premier e Beppe Grillo un accordo su come guidare la barca pentastellata lo hanno trovato. Ma il timore che l'alleanza potesse andare in frantumi è stato molto concreto. A rinsaldare il patto con il Pd e il centrosinistra dopo la crisi ci sarà Roberto Fico che sarà presente giovedì assieme al vice di Letta Giuseppe Provenzano e all'ex presidente del Senato Pietro Grasso, che rappresenta la sinistra nell'alleanza. Il tavolo tematico è quello sul sud. Fico vi partecipa da Terza carica dello Stato e da grillino, ma di certo è stato in ballo come candidato sindaco per mesi quale alternativa a Manfredi. Solo che lasciare la presidenza della Camera nell'approssimarsi del semestre bianco per il cambio della guarda al Quirinale non è facile come allacciarsi un paio di scarpe. Dal Quirinale qualche consiglio al riguardo è arrivato e Fico per ora ha dovuto rinunciare al sogno della sua vita, cioè fare il sindaco di Napoli. L'apertura dell'evento vedrà un confronto con i militanti guidato da Diego Belliazzi, ex segretario cittadino del Pd, e da Goffredo Bettini, che sull'alleanza con il M5S ci ha scommesso fin dal primo giorno. La chiusura della festa sarà invece del governatore Vincenzo De Luca, intervistato dal direttore de Il Mattino Federico Monga nell'ambito di un tavolo dal titolo La Campania va avanti. 

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