Comunali a Napoli. Manfredi avverte i partiti: «Candidati nuovi e puliti»

Comunali a Napoli. Manfredi avverte i partiti: «Candidati nuovi e puliti»
di Luigi Roano
Sabato 17 Luglio 2021, 08:47 - Ultimo agg. 13:00
5 Minuti di Lettura

Fare presto, fare bene, accorpare il più possibile e non incappare in nomi scomodi o incompatibili con il suo progetto politico nella formazione delle liste. È uno dei punti, quello cardine, del decalogo che Gaetano Manfredi - il candidato del centrosinistra e del M5S - ha messo a punto in vista della prima riunione del comitato politico indetta per il prossimo fine settimana. Un membro per ciascun gruppo della coalizione potrà sedersi al tavolo e la riunione si annuncia delicata perché è vicino il tempo delle scelte.

L'incertezza sulla data delle elezioni - atteso che la pandemia è in evoluzione e non si sa che piega prenderà - impone una severa accelerazione per non farsi trovare impreparati nel caso le urne si aprissero prima del 10 ottobre.

L'ex rettore è in contatto con il ministro dell'Interno Luciana Lamorgese per capire come stanno le cose. In queste ore circola come data per le elezioni il 26 settembre con un anticipo di due settimane sul previsto. Dal Viminale però non sono arrivate conferme ma preoccupazioni sì. Sulla data una decisione verrà presa a stretto giro, nella sostanza appena la curva dei contagi avrà preso un andamento più o meno prevedibile. A quel punto si farà chiarezza perché a nessuno piace la prospettiva di fare campagna elettorale sotto gli ombrelloni.

Video

Tant'è, la prossima settimana si riunisce il comitato con Manfredi che probabilmente non sarà fisicamente presente. La spola con Roma è continua e al lavoro sul comitato c'è la sua squadra allargata, del resto le linee di indirizzo le ha tracciate in maniera netta. Manfredi - come capo della coalizione - «ha avocato a sé la possibilità di depennare dalle liste di chiunque eventuali candidati discutibili». Non devono esserci più casi come quello di Giuseppe Alviti. Si muoverà - il candidato sindaco - «in linea con la Costituzione e a tutela dell'intera coalizione» e ribadisce «che preventivamente un comitato di garanti valuterà le singole candidature delle singole liste». L'ammonimento di Manfredi - che è uno dei cardini del decalogo - è secco ed è stato dato agli alleati nel corso della riunione al Terminus dove li ha «impegnati comunque a vigilare e ad applicare, preventivamente, ogni forma di autotutela». Manfredi si è appellato «al senso di responsabilità per evitare che certe persone vengano anche soltanto associate» alle liste a suo sostegno.

La settimana prossima il comitato politico - ovvero il tavolo ristretto della coalizione - raccoglierà le proposte di candidatura ed è il momento più delicato di ogni campagna elettorale. La traccia da seguire è questa: semplificazione del numero, accordo tra le varie liste sui nomi da proporre per le presidenze delle Municipalità, vero nodo gordiano perché il paletto posto dal professore è che i presidenti uscenti non si possono ricandidare in quanto «provenienti da una stagione politica non riproponibile». Quindi «il rinnovamento generale delle liste e la valorizzazione di donne e giovani e della società civile». Al riguardo per la lista «Manfredi sindaco», di diretta emanazione dell'ex rettore, prende quota la candidatura del notaio Dino Falconio: «Quello che è importante - racconta Falconio - è il discorso della costruzione di una nuova classe dirigente assieme a Manfredi. Essendo io componente della cosiddetta società civile, esponente del mondo culturale e produttivo, quello che è fondamentale è il gioco di squadra nell'interesse di Napoli. Partecipo a questo gioco e quanto alla candidatura sicuramente ci sto pensando».

Per la coalizione gli esami non finiscono mai. E quello di imparare a praticare il «buon senso» per Manfredi è da superare con la lode. A cosa si riferisce l'ex rettore? Anche alla pratica quotidiana della campagna elettorale. «Le liste che presentano loghi nuovi sono invitate a farli valutare preventivamente». E ancora: «Quelle che hanno intenzione di inserire nei loro loghi un riferimento a Manfredi sindaco, devono rispettare una giusta proporzione» sui manifesti. Cioè una grafica che non sia invadente. Per quello che riguarda gli incontri, Manfredi non intende farsi tirare per la giacca, non farà incontri pubblici con singoli candidati né con i capilista «ma esclusivamente con le singole liste e i candidati a presidente alle Municipalità». Per l'ex rettore è fondamentale «che gli incontri siano tematici» e sostenuti da proposte concrete per Napol. Una volta a regime, gli incontri pubblici saranno al massimo due al giorno «per dare la giusta importanza ai singoli eventi». Manfredi da quando è iniziata la campagna elettorale ha puntato sulla concretezza e la conseguenza di questo spartito che sta seguendo è che non farà «incontri spot, ma di sostanza».
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA