Dalla Fiamma tricolore, alla discesa in campo con Gaetano Manfredi. Si è aperto il valzer delle candidature e come sempre alcune fanno più rumore di altre. Mentre Forza Italia continua ad attaccare il candidato sindaco di centrosinistra Manfredi sulla pulizia delle liste, Azzurri per Napoli (lista di Stanislao Lanzotti, ex capogruppo forzista in consiglio comunale, a supporto dell'ex rettore) ha imbarcato Giuseppe Alviti, presidente nazionale dell'associazione guardie particolari giurate. È Alviti che annuncia il suo impegno con Manfredi, come capolista nella quarta Municipalità. «Al fianco di Manfredi per restituire a Napoli il ruolo di capitale del Mediterraneo scrive Alviti -. Avevamo promesso un sindaco all'altezza della sfida che ci attende per salvare la città e riportarla nel suo ruolo naturale di capitale del Mediterraneo. E sono certo che Manfredi sia l'uomo giusto».
La sua storia di rettore di una delle più prestigiose Università al mondo, il suo lavoro da ministro nel Governo Conte bis e la grande umanità dimostrata, sono dimostrazione di grande competenza e di enorme attaccamento alla città». Alviti, che un mese fa era dietro al palco di Bassolino a piazza Carità fa sapere «con orgoglio di aver accettato la proposta del grande amico Stanislao Lanzotti». Ciò che balza agli occhi è che fino al 10 luglio, Alviti chiamava a raccolta sulla sua pagina Facebook aderenti per il tesseramento 2021 della Fiamma tricolore. Nel giro di 48 ore ha cambiato versante e si è lanciato nell'esperienza a supporto di Manfredi. Dal quartier generale di Fi ad affondare il colpo è Franco Silvestro, coordinatore cittadino vicario degli uomini di Berlusconi all'ombra del Vesuvio. «La scelta di Manfredi di accettare nelle sue liste chi fino a tre giorni prima faceva tesseramento per la Fiamma tricolore, si presentava come fascista e rautiano, dimostra quello che diciamo da tempo: le liste di Manfredi sono il tentativo di raggiungere un risultato senza avere alcun ancoraggio alla società civile napoletana».