Il nodo delle prossime ore, di Maresca e Manfredi, è quello delle liste. E se il secondo si trova alle prese con un affollamento, il primo paradossalmente si trova con il problema opposto. Insomma il candidato di centrosinistra, dovrebbe alla fine chiudere con 13 liste mentre il magistrato in campo per il centrodestra si ritroverebbe invece con 8-9. Uno scarto di 4-5 liste, insomma, è lo scenario più plausibile per ora. Nessun problema stavolta per i partiti più grandi del centrosinistra (vedi il Pd) che non rischiano di vedersi cannibalizzati i propri voti, come alle ultime regionali, perché nel voto dei capoluoghi il conteggio finale per i seggi prevede un metodo diverso. Anche se, con molte liste, un rischio dietro l'angolo c'è: non riuscire a controllare minuziosamente tutti i nomi in lista (tra consiglio comunale e municipalità) e ritrovarsi poi qualche impresentabile. Per questo ieri Manfredi annuncia: «I partiti e le liste nella loro autonomia dovranno fare un'autocertificazione sui requisiti dei candidati. Qualora ci siano difficoltà interverrà il comitato dei garanti, che farà una valutazione sull'opportunità delle diverse candidature».
«Liste? Un tetto non lo abbiamo. La dimensione della proposta e dell'offerta politica, di una dimensione ampia e plurale credo che alla fine avremo intorno a 12-13 liste. È un numero realistico», chiarisce in proposito Gaetano Manfredi.
Nella coalizione di Catello Maresca, invece, la situazione appare ancora piuttosto fluida e soggetta a cambiamenti. Per ora però si registra una squadra che non va oltre gli otto o nove giocatori. Anzitutto Forza Italia ed Fdi con la scritta Maresca sindaco e la Lega, invece, che declina la corsa per San Giacomo sotto le insegne Noi per Napoli. A queste si aggiungono Coraggio Italia e Cambiamo, le due formazioni nazionali di ex forzisti, che su Napoli stanno costruendo una lista comune in vista delle amministrative. Le civiche per ora, dovrebbero essere almeno tre compresa quella di Maresca sindaco, mentre a dare man forte ci sarà Rinascimento, formazione politica del critico d'arte Vittorio Sgarbi e Orgoglio napoletano, lista fortemente voluta da Santo Versace, fratello dello stilista ucciso ed ex parlamentare del Pdl. E partiti a parte ora il nodo restano le civiche. A cominciare da Essere Napoli, legata all'imprenditore Giuliano Annigliato, con Maresca dall'inizio della sua avventura politica mentre l'associazione Sarà Napoli dovrebbe tradursi nella civica di Maresca. Oggi intanto Maresca incontrerà Enzo Rivellini, ex europarlamentare di centrodestra e attuale presidente dell'associazione Orgoglio Napoli. E in molti sono pronti a scommettere che anche quest'associazione possa declinarsi in una civica della coalizione di Maresca.