Alla fine, per far quadrare il cerchio della composita alleanza del centrosinistra e del M5S che lo sostiene, il candidato sindaco Gaetano Manfredi deve schierare 14 liste rispetto alle 13 previste. In extremis - sul tavolo della coalizione - è arrivata «Napoli rinasce» che raggruppa gli Sfasteriati della consigliera comunale Maria Caniglia - molto vicina al governatore Vincenzo De Luca - e gli ex Verdi Marco Gaudini, attuale assessore ai Trasporti e Stefano Buono consigliere uscente di «Davvero».
Un equilibrio trovato per far accorpare al meglio l'arcipelago delle liste centriste che è ancora in movimento.
Il comitato etico di Manfredi che deve valutare tutte le candidature - l'ultima parola sulla loro validità spetta all'ex rettore - si metterà al lavoro subito dopo Ferragosto e per quella data tutti i nodi devono essere sciolti. E c'è il caso dei due assessori Marco Gaudini e Ciro Borriello, che è in pole position per un posto in lista con i grillini. A entrambi è arrivato un messaggio forte: se non si dimettono subito dalla giunta guidata dal sindaco Luigi de Magistris niente candidatura. Il rischio è concreto e il messaggio è stato recapitato anche al M5S che dovrebbe candidare oltre che Borriello, Francesca Menna, altra assessora dell'ex pm che ha lasciato i grillini quando si allearono con la Lega e si vestì di arancione e ora fa il ritorno alla base. Con queste tre dimissioni il sindaco avrebbe una giunta a sette, il minimo legale per approvare un provvedimento.