De Luca, il governatore anti-Schlein che piace sempre più a Iv

Il "fantasma" di De Luca nei discorsi della convention, ma Renzi resta cauto

La convention
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di Luigi Roano
Domenica 11 Giugno 2023, 09:48 - Ultimo agg. 13:32
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Si sa che il governatore della Campania Vincenzo De Luca è una di quelle personalità politiche che fa discutere anche quando non c'è. Un canovaccio che si è ripetuto ieri all'Assemblea nazionale di Italia Viva svoltasi a Napoli alla Stazione Marittima. Quasi un fantasma che è comparso più volte nelle parole del leader Matteo Renzi e nella platea non solo napoletana di Iv. Il tormentato rapporto di De Luca con il Pd, il suo partito, il feeling mai nato con Elly Schlein che gli ha negato il terzo mandato e retrocesso il figlio Piero da vice capogruppo alla Camera a segretario, hanno evidenziato ancora una volta - ma i dubbi erano quasi zero - che De Luca sta nel Pd ma con il Pd quello prima della Schlein a maggior ragione con la Schlein - sono panni che a De Luca stanno stretti. Eppure prima della kermesse di Iv, voci anche romane, davano il partito di Renzi come interessato al futuro politico del governatore campano. Voci che, tuttavia, alla luce di quello che si è sentito ieri a Napoli, si sono un po' raffreddate. È un destino quello di De Luca di trovarsi al centro di attenzioni e querelle politiche che un po' si va cercare e che un po' lo vedono come protagonista involontario. Oggi - per esempio - il suo fantasma comparirà all'Assemblea di Articolo 1 che si svolgerà a Ponticelli, alla Whirlpool, quando Articolo 1 si scioglierà per confluire nel Pd.

Ci sarà proprio la Schlein a battezzare la fusione, ci sarà il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, invitato, ma non è stato invitato invece il governatore Campano. Da Articolo 1 fanno sapere che «i Presidenti delle Regioni non sono mai stati invitati ai convegni politici». Tuttavia è impossibile dimenticare gli attacchi quotidiani al leader di quel partito, Roberto Speranza, che da ministro della Salute è stato bersagliato da De Luca per più di anno rispetto alla gestione dell'emergenza Covid.

Renzi sollecitato su De Luca e terzo mandato non si è risparmiato. «Se volete sapere come la penso - racconta - ho l'impressione che farà di tutto per avere il terzo mandato. Sarà il Pd a decidere se candidare De Luca, la mia previsione è che De Luca resterà nel Pd, credo aprendo una discussione dialettica con la Schlein. In Campania sono macchiavellici». Partita chiusa? Molto probabilmente sì.

Però per i più maliziosi quella di Renzi potrebbe essere interpretata come una sfida che suona più o meno così: caro Enzo lascia il Pd e poi ne parliamo insieme del tuo futuro politico e del terzo mandato. Renzi però ha anche altri pensieri: «Noi abbiamo sostenuto De Luca e siamo parte della maggioranza ma non metto bocca nelle discussioni fra De Luca e la Schlein, mi limito ad assistere a un continuo scontro».

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Per Renzi, invece, «sia De Luca che Manfredi, amministratori che sosteniamo, l'importante è che lavorino, noi diamo un giudizio positivo ma pensiamo che si possa fare di più e che vadano spesi i soldi. Nel 2023 la Regione deve finire di spendere i soldi che ho dato io a Vincenzo, soldi delle ecoballe, della Circumvesuviana, degli investimenti sulla cultura. In questa regione con il nostro Governo sono arrivati molti soldi e non tutti sono stati spesi». Quindi su Manfredi: «Il comune ha avuto molti soldi dal Governo Draghi che li ha salvati dai debiti e bisogna che Gaetano chiuda le tante partite aperte». Il leader di Iv conclude così: «Al Pd e a De Luca consiglio di pensare a fare e bene in questo anno e nel 2024 poi si parlerà del 2025».

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