Cultura, De Luca attacca ma i sindacati si spaccano

Sabato 17 febbraio la prima manifestazione al teatro Sannazaro

Il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca
Il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca
di Dario De Martino
Martedì 13 Febbraio 2024, 07:05 - Ultimo agg. 14 Febbraio, 07:28
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L'appuntamento è fissato: ore 11 di sabato 17 febbraio al teatro Sannazaro di via Chiaia. Il giorno dopo la manifestazione di Roma contro il Governo per l'autonomia differenziata e il blocco dei fondi sviluppo e coesione, Vincenzo De Luca è pronto ad un'altra iniziativa di mobilitazione e protesta. L'argomento? Sempre lo stesso: il mancato accordo tra il governo e la Regione per la definizione dei fondi gestiti dal ministro del Sud Raffaele Fitto. In ballo c'è l'approdo in Campania di circa 5,6 miliardi destinati alla Regione nell'ambito del Fsc. La manifestazione del teatro Sannazaro, però, riguarda in particolare il mondo della cultura, uno degli ambiti più colpiti dalla mancata erogazione delle risorse. Con sfondo blu, testo bianco e giallo e il logo della Regione piazzato in alto al centro (quello che ha fatto imbufalire il centrodestra per la convocazione dei sindaci per la manifestazione di venerdì), ecco la locandina fatta circolare via social: «Con il mondo della cultura e dello spettacolo del Sud contro il blocco del fondo sviluppo e coesione».

Ancora in corso l'organizzazione dell'evento e pure il quadro dei partecipanti non è ancora definito. Sicuramente ci saranno molti vertici dei teatri napoletani che sono tra i più colpiti dal blocco. Sosterrà l'iniziativa, ad esempio, la direttrice artistica del Trianon - Viviani Marisa Laurito che sarà in piazza anche venerdì a Roma.

E dovrebbero partecipare pure esponenti del Mercadante e del San Carlo. Ma non solo teatri. Esattamente una settimana fa il governatore aveva riunito una ristretta platea di operatori a Palazzo Santa Lucia per una prima riunione organizzativa. E in quell'occasione si era calcolato che il blocco dei fondi sviluppo e coesione inciderebbe per circa 350 milioni sui 5,6 miliardi di euro del pacchetto di risorse. Fondi non destinati certamente solo ai teatri. È lungo 28 righe l'elenco dei «principali enti finanziati con il Poc cultura della Regione»: ci sono le risorse per i Comuni relativi a eventi turisti di rilevanza culturale e a progetti per attività teatrali e culturali, ci sono le fondazioni Donnaregina, Film Commission, Ravello, Cives di Ercolano, Ville Vesuviane, Morra Greco. Ma anche le luci di artista di Salerno, il Giffoni experience e una serie di rassegne culturali gestite direttamente dalla Regione. 

Insomma, il giorno dopo la protesta di Roma, su cui punta forte il governatore campano, ecco pronto un altro appuntamento che sicuramente sarà oggetto di polemiche. Basti pensare che al solo annuncio di De Luca due settimane fa arrivò la replica durissima di Luciano Schifone, consigliere del ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, che parlò addirittura di una «riunione eversiva per mobilitare la protesta degli operatori». Da allora in poi i toni dello scontro tra De Luca e il Governo si sono fatti sempre più forti. Un tipo di dialettica che non è mai piaciuta al sindaco Gaetano Manfredi che, così come per la manifestazione romana di venerdì, non parteciperà nemmeno all'evento di sabato al Sannazaro. Nel merito, però, Palazzo San Giacomo ribadisce di «condividere le preoccupazioni per la perdita di fondi utili a completare la programmazione culturale». Chi invece ci sarà venerdì è la Uil che, come la Cgil, scenderà in piazza: «Parteciperemo per due buone ragioni - spiega il segretario della Uil di Napoli e della Campania Giovanni Sgambati - La prima è che sull'autonomia differenziata è utile tenere alta la mobilitazione. La seconda è il nodo del blocco del fondo sviluppo e coesione che peserà anche sul mondo del lavoro, in particolare quello legato all'ambito culturale e dello spettacolo ma non solo». 

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