«Il Pnrr ha tradito la sua ragione sociale. L'obiettivo era recuperare il divario territoriale, le infrastrutture, il problema occupazionale e di genere sul territorio. L'Italia ha avuto dall'Ue oltre 200 miliardi per ridurre il divario tra nord e sud e per accrescere l'occupazione nel Mezzogiorno, per non avere più nel Sud il 70% di donne disoccupate». Lo ha detto il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca nel corso di un convegno sul Pnrr all'Acen (Associazione costruttori) di Napoli.
«Ma il destino era già scritto - ha aggiunto - perché se metti in campo 5700 stazioni appaltanti non fai un piano di rinascita dell'Italia. Servivano 5-6-7 assi per investire i fondi, risolvendo i problemi dell'agricoltura, i trasporti come le autostrade e i porti, la ricerca universitaria».
De Luca si è poi concentrato sul suo dissenso rispetto al ministro per gli Affari Europei, le Politiche di Coesione e il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza Raffaele Fitto: «Il ministro Fitto - ha detto - deve rispondere a una domanda: quando, giorno e ora, sono utilizzabili concretamente i Fondi sviluppo e coesione che sono bloccati da un anno e mezzo? Di chiacchiere Fitto ne ha fatte tante, è un anno che sta ripetendo le stesse stupidaggini.