Dema: «Fare il contratto ai navigator
non importa se sono precari»

Dema: «Fare il contratto ai navigator non importa se sono precari»
Domenica 4 Agosto 2019, 14:05
2 Minuti di Lettura
«Negare la contrattualizzazione ai navigator è montare un capriccio politico su una montagna di sabbia. Si tratta di un grande errore mediatico perché i navigator sono pagati e gestiti da Anpal Servizi, sono pagati e gestiti per un pezzo del reddito di cittadinanza. Niente a che vedere con il potenziamento dei centri per l'impiego per cui ci sono abbondanti risorse a parte che stanno per essere ripartite tra le Regioni». Così in una nota il sindaco Luigi de Magistris sulla vicenda dei 471 navigator della Campania.

La questione è nota: la Regione non vuole stipulare il contratto con i 471 navigator destinati alla Campania per non creare altri precari. Infatti, non è chiaro tra due anni che fine faranno i navigator. Vincenzo De Luca, inoltre, sottolinea come Anpal Servizi ha già 600 precari da stabilizzare e non si è capito perché almeno una parte dei navigator non è stata scelta tra queste persone senza contratto fisso per creare un'altra ondata di precari che alla fine saranno a carico della Regione Campania.

Non la pensa così, invece, de Magistris per il quale è più importante fare questi 471 contratti senza pensare troppo a cosa avverrà al futuro: «Forse si crede che senza queste 471 persone abbiamo sconfitto il precariato in Campania? - dice il sindaco, spiegando che dunque non c'è alcun problema a creare altri precari - Crediamo che sia un pò poco, o almeno magari fosse così, avremmo 471 problemi e non decine di migliaia, tra finti tirocinanti, lavoratori socialmente utili e collaborazioni che durano da decenni, aziende in crisi con centinaia di lavoratori a rapido rischio di esclusione. Il precariato è un problema serio e sulla pelle dei precari non consentiamo a nessuno di giocare. Napoli è al fianco dei navigator, come di tutti i lavoratori che combattono ogni giorno con i denti per potersi assicurare un reddito».

Per De Magistris «il precariato esiste e insieme dobbiamo farcene carico». Magari, appunto, creando altri 471 precari.
 
© RIPRODUZIONE RISERVATA