Elezioni comunali a Napoli, è corsa ai seggi: «Trasporti pubblici a rischio paralisi»

Elezioni comunali a Napoli, è corsa ai seggi: «Trasporti pubblici a rischio paralisi»
di Dario De Martino
Giovedì 30 Settembre 2021, 00:00 - Ultimo agg. 12:42
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Elezioni comunali e disagi al trasporto pubblico. Un binomio che non manca mai. Il caso è diventato ormai triste consuetudine per i pendolari napoletani. Ad ogni tornata elettorale sono tantissimi i lavoratori dell’Anm che vengono nominati rappresentanti di lista lasciando l’azienda con pochi lavoratori. Anche per le elezioni comunali in programma il 3 e il 4 ottobre è corsa ai seggi elettorali tra i dipendenti dell’azienda partecipata del Comune.

Le richieste di congedo elettorale già arrivate alla direzione dell’Anm sono circa 150 e la maggior parte riguardano il ruolo di rappresentante di lista. Ma non mancano i lavoratori che svolgeranno i compiti di presidente di seggio, segretario o scrutatore. La maggior parte delle domande, fa rilevare «Fanpage.it», arrivano dagli autisti dei bus. Uno dei lavori, va detto, più usuranti nel mondo del trasporto.

I disagi maggiori, quindi, potrebbero esserci proprio per le linee su gomma. E saranno disagi che dureranno almeno tre giorni. Il week-end elettorale, infatti, partirà sabato, il giorno precedente al voto quando gli uffici elettorali si insedieranno, e terminerà presumibilmente lunedì quando dovrebbe finire lo spoglio. Insomma i napoletani dovranno prepararsi ad affrontare giornate difficili se vorranno spostarsi con i mezzi pubblici, magari proprio per recarsi al seggio elettorale per esercitare il diritto di voto. Problemi che saranno acuiti, con ogni probabilità, proprio nella giornata di domenica quando già il servizio, dato il giorno festivo, è parzialmente ridotto. 

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«Sicuramente un effetto negativo sul servizio ci sarà. L’azienda sicuramente correrà ai ripari, ma è un problema che si verifica ad ogni tornata elettorale», spiega l’assessore con delega ai Trasporti Enrico Panini. Il vicesindaco non manca di sottolineare come «la maggioranza delle richieste di congedo arrivino dai rappresentati di lista selezionati da partiti e movimenti che concorrono per le elezioni». Come a dire che le liste elettorali potrebbero essere più accorte ad evitare questo tipo di disagio. D’altronde l’azienda e il Comune hanno le mani legate. Il ruolo di rappresentante di lista è garantito dalla costituzione e l’azienda non può in alcun modo opporsi alle richieste presentate dai lavoratori. E, come accennato, la vicenda non è certo nuova. Basta guardare alle tornate elettorali degli ultimi tre anni per accorgersi che il problema si ripete sempre uguale ogni qual volta i cittadini sono chiamati al voto. Alle elezioni politiche del 2018 circa 300 lavoratori Anm furono coinvolti nelle procedure elettorali. La metà delle richieste arrivò l’anno dopo per le elezioni europee mentre l’anno scorso, alle elezioni regionali si raggiunse quota 242 dipendenti impegnati sui seggi. Stavolta i numeri sembrano essersi ridotti almeno rispetto a quelli dell’anno scorso. Fino a ieri sera erano circa 150 i dipendenti che avevano presentato le richieste. Mancano ormai poche ore al voto e la cifra non dovrebbe lievitare di molto. 

Proprio per superare questa distorsione, dopo l’articolo pubblicato da Fanpage che denunciava il ripetersi del caso, è arrivato un appello alle liste candidate alle elezioni firmato dal consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli e dalla co-presidente nazionale di Europa Verde Fiorella Zabatta. «Abbiamo deciso di non prendere come rappresentanti di lista nessun autista dell’Anm o altri dipendenti del trasporto pubblico», dicono lanciando la proposta a tutte le liste presenti alle prossime elezioni affinchè si riduca il peso delle elezioni sull’efficienza dei trasporti. «Troppo spesso - aggiungono gli esponenti della lista ambientalista - questo ha rappresentato un alibi per non andare al lavoro ed essere ugualmente retribuiti bloccando il trasporto pubblico proprio nei giorni delle elezioni come potrebbe accadere anche in questa occasione. È più importante - concludono Borrelli e Zabatta - non lasciare i napoletani a piedi che prendere voti in questo modo per questo chiediamo anche a chi lavora in queste aziende a non aderire a questo sistema perverso». 

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