Forza Italia Campania, Martusciello all'attacco: «False le uscite dal partito». E i ribelli annunciano querele

Forza Italia Campania, Martusciello all'attacco: «False le uscite dal partito». E i ribelli annunciano querele
di Adolfo Pappalardo
Lunedì 29 Agosto 2022, 08:00 - Ultimo agg. 15:59
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Continuano a volare stracci in Forza Italia campana. In particolare tra il neo commissario regionale, e nuovo plenipotenziario del partito, Fulvio Martusciello e il suo predecessore, il senatore uscente Domenico De Siano. Con scambio di accuse reciproche dopo la fuga di diversi big uscenti perché non ricandidati. A cominciare proprio da De Siano, seguito dai colleghi Sarro, Pentangelo e Ferraioli. E poi da decine di amministratori locali.

Eppure la vicenda sembrava ormai archiviata anche se sabato mattina, alla presentazione ufficiale dei candidati a Vietri sul Mare, sia il coordinatore nazionale Antonio Tajani che Silvio Berlusconi, intervenuto telefonicamente, avevano difeso il lavoro di Martusciello.

Ma quelle parole saranno state un detonatore dei malesseri azzurri perché nel pomeriggio decine di consiglieri e dirigenti medi dei comuni del Casertano e del Napoletano fanno fioccare dimissioni dal partito. O meglio dal nuovo corso del partito.

Non ci sta Fulvio Martusciello che ieri parla «fake news gli abbandoni di Forza Italia». «Nomi inventati, gente che si è ritrovata sul giornale senza sapere perché, cariche attribuite per far vedere che venivano poi lasciate. Tutti i comunicati, che hanno indotto le redazioni in errore, provenienti da una stessa mail. Siamo stati oggetto - attacca l'europarlamentare azzurro - di una camorristica campagna di disinformazione esercitata con metodi intimidatori. Per fortuna il regista di questa campagna è scomparso dalla vita politica campana».

Non ci Sta De Siano che nel pomeriggio attacca il suo ex amico, facendo presente che risponderà delle accuse in tribunale.

«Quanto accaduto ha mortificato senza motivo la nostra comunità politica e la riprova è l'esodo ininterrotto, registratosi negli ultimi giorni, di amministratori e dirigenti politici che hanno lasciato il partito. A tal proposito voglio a chiare lettere precisare che siamo in presenza di scelte consapevoli e volontarie e non certo di fake news, e trovo stupefacente l'esternazione del neo commissario regionale che irresponsabilmente parla di una camorristica campagna di disinformazione esercitata con metodi intimidatori, espressioni di cui dovrà dar conto in sede giudiziaria. Niente male come avvio di rinnovamento», attacca De Siano deciso ora a dare battaglia contro il suo vecchio partito e i suoi nuovi vertici. Ce l'ha in particolare con Fulvio Martusciello nonostante abbia operato con l'avvallo del Cavaliere.

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E attacca anche dirigenti, ora candidati, come l'ex governatore Stefano Caldoro e la capogruppo in Regione Annarita Patriarca. «Avere bloccato tanti posti nelle liste con candidature multiple, ad eccezione di quella di Berlusconi, ha prodotto l'unico risultato, a questo punto chiaramente voluto, di limitare spazi per la rappresentanza territoriale. Il mio successore alla guida regionale del partito - precisa De Siano - non si è candidato per l'evidente ragione che è un europarlamentare in carica e che pertanto già riveste un importante ruolo istituzionale, ed è quantomeno singolare parlare di rinnovamento rispetto a candidature come quella di Caldoro e Patriarca che hanno lunga presenza nelle istituzioni e sono gli attuali rappresentanti di Forza Italia in Consiglio regionale». Per De Siano «il resto delle candidature, quelle che in pratica dovrebbero costituire la novità, non sono il risultato dell'applicazione di criteri meritocratici ma di ovvia fidelizzazione personalistica».
Ed a questo punto sembra pura utopia che gli esclusi diano una mano al partito anche senza essere ricandidati. Come chiedeva, proprio sabato mattina, direttamente Silvio Berlusconi. 

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