Lega Campania, Molteni verso l'addio e Salvini scommette su Grant

Lega Campania, Molteni verso l'addio e Salvini scommette su Grant
di Carlo Porcaro
Sabato 19 Dicembre 2020, 11:00 - Ultimo agg. 11:33
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Grandi novità in casa Lega. Finisce, dopo poco più di un anno, l'era Molteni. Il fedelissimo del leader Matteo Salvini, il deputato originario di Cantù Nicola Molteni, nei prossimi giorni dovrebbe lasciare l'incarico affidatogli nel novembre dell'anno scorso. Al suo posto, ci sarà un esponente campano: in pole figura l'europarlamentare Valentino Grant, eletto nel 2019 nel collegio meridionale. Nulla è ancora deciso a via Bellerio, ma certamente Salvini intende mettere fine ai commissariamenti del partito nelle regioni del Sud per provare a radicare la Lega tramite personalità del territorio. Si intensificherebbe il percorso di crescita di un partito verso il quale storicamente i campani nutrivano diffidenza e che alle ultime regionali ha eletto tre consiglieri. Molteni è servito a riportare la pace all'interno della Lega in Campania, ad attirare l'attenzione delle categorie produttive e della società civile con cui è stato scritto il programma delle regionali. Rotto il ghiaccio, la gestione della nuova fase potrebbe spettare a Grant. 

«Vedo grande entusiasmo da parte della società civile, in molti si stanno avvicinando: abbiamo un progetto nazionale e non localistico che vede la Campania protagonista», furono le parole di Molteni in una delle poche uscite pubbliche. Ora lascia il timone ai dirigenti locali, che intanto stanno approfittando della diatriba interna a Forza Italia per svuotarla provando ad esercitare un ruolo di leadership della coalizione. La Lega, in vista delle prossime comunali di Napoli, Salerno e Caserta, dovrà dimostrare la capacità di essere attrattiva verso coloro che navigano nell'ambito del centrodestra, ma non trovano punti di riferimenti certi. Del resto, i berlusconiani sono alla presa con una faida interna mentre Fratelli d'Italia cresce ma non secondo la media nazionale del leader Giorgia Meloni. La scelta di nominare il consigliere regionale Severino Nappi coordinatore cittadino della Lega a Napoli già si inseriva nel progetto di radicamento e allargamento all'esterno allo stesso tempo.

I primi passi sono stati compiuti ed al Carroccio hanno aderito 17 consiglieri municipali. «A Napoli la Lega cresce come non mai! 17 adesioni di nuovi consiglieri e una struttura in ogni quartiere. Siamo pronti per offrire idee, competenza e impegno per risollevare la città dopo anni di malgoverno», il commento entusiastico dello stesso Salvini via Twitter alla notizia delle nuove adesioni a cui ha lavorato Nappi. Si tratta di consiglieri municipali provenienti appunto da Fi (alla Quarta Municipalità addirittura l'intero gruppo di 4 passa con la Lega) o da liste civiche. Definiti gli ingressi ed i responsabili per ogni Municipalità. Si va da Giovanna Mazzone e Maria Pia Petrosino per la Prima Municipalità coordinata da Paolo Santanelli, a Gaetano Barone alla Seconda guidata da Bona Mustilli fino appunto a tutto il gruppo ormai ex Fi composto da Giuseppe Basile, Andrea Cristiani, Rosario Arino, Pasquale Persico e Giuseppe Lombardi nel quartiere San Lorenzo-Vicaria. 

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«È un lavoro duro, ma che sta dando già i suoi primi frutti quello che, con il nostro segretario regionale Molteni e i parlamentari, gli eletti e i militanti, stiamo facendo a Napoli. Siamo già al lavoro su programma e liste per la prossima sfida delle comunali che ci vedrà protagonisti e traino dell'intera coalizione di centrodestra. La Lega che stiamo costruendo è questa. Fatta di donne e uomini del territorio. Fatta di chi i propri quartieri li vive ogni giorno mettendoci la faccia, l'esperienza e la passione al servizio della città», ha spiegato il coordinatore cittadino Nappi. La strategia da mettere in campo in questi mesi sarà doppia: tenere alta la polemica nei confronti del sindaco rimasto in sella Luigi de Magistris nonché del governatore Vincenzo De Luca. «Sono tutte forme di sinistre che litigano tra di loro, noi dobbiamo pescare oltre i nostri confini», è il senso della linea che i dirigenti salviniani stanno diffondendo a militanti vecchi e nuovi. Su Napoli il centrodestra punta su un candidato sindaco esponente della società civile. Avanza l'ipotesi del magistrato Catello Maresca, a cui sta dando una mano in questi giorni anche l'ex assessore Salvatore Varriale (vicino a Stefano Caldoro), frenato però dai partiti che non intendono rinunciare ai rispettivi simboli.

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