Servono dei «poteri e modelli organizzativi diversi» per amministrare le grandi città. Il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, lo dice senza riserve e aggiunge: «Spesso non abbiamo gli strumenti per rispondere alle domande dei cittadini». Ne parla a Napoli, ad un incontro sul tema 'Governare una capitalè per i 130 anni del quotidiano Il Mattino. E ne parla insieme al sindaco di un'altra grande città, Roma, Roberto Gualtieri.
«La sfida del governo delle grandi città e aree metropolitane, tra le più grandi d'Europa, è la sfida più complessa per un tema semplice - spiega - Il sindaco di una città come Napoli deve passare da un lato da quella che è la quotidianità dei bisogni dei cittadini come il decoro, bus che non passa, le buche dall'altro è anche una città che rappresenta una parte importante del paese, ha una proiezione internazionale». «Questo con i poteri che hanno i sindaci è molto difficile da fare», ha aggiunto.
«Dobbiamo chiudere il ciclo dei rifiuti - aggiunge Manfredi - e questo significa avere gli impianti che ci consentano di risolvere, nella dimensione regionale e metropolitana, tutto il ciclo dei rifiuti. Dobbiamo investire negli impianti che sono fondamentali per garantire sicurezza ed economicità del ciclo». Manfredi ha ricordato che «uno dei primi atti della nostra amministrazione è stato l'ok all'impianto di compostaggio a San Giovanni a cui seguirà un secondo impianto, l'ammodernamento dello smaltimento della materia seconda e abbiamo fatto la richiesta peer il finanziamento per impianti di ultima generazione. Noi siamo ai limiti e stiamo risentendo della guerra perché una piccola parte, per fortuna, è spedita fuori sulle navi e con le difficoltà logistiche legate a crisi bellica e all'incremento dei costi di trasporti, il nostro ciclo lavora al limite».