Manfredi, Napoli bocciata? «Non hanno considerato turisti e offerta culturale»

Il primo cittadino replica alla classifica del Sole 24 ore

Gaetano Manfredi
Gaetano Manfredi
di Luigi Roano
Martedì 5 Dicembre 2023, 09:28 - Ultimo agg. 10:19
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Napoli sul podio delle città dove si vive peggio è una fotografia che non piace al sindaco Gaetano Manfredi. Lo scatto è del Sole24ore un classico di fine anno, ma questa volta l'ex rettore e ministro non ci sta e rintuzza una classifica e il metodo con la quale viene stilata. Un déjà vu solo che questa volta Manfredi replica punto su punto. «Siamo sempre aperti al confronto costruttivo - racconta il sindaco - per migliorare Napoli, la vita dei suoi cittadini e di chi viene a visitarla. Di classifiche ne ho lette tante in questi due anni da sindaco, e ve ne sono alcune - come quella sui reati - che vede la nostra città registrare un miglioramento rispetto ad altre realtà similari».

Parte da questa constatazione il sindaco perché Napoli spesso è associata alla criminalità mentre i reati in calo significano maggiore sicurezza, la prima condizione per lo sviluppo. Non l'unica buona notizia che Manfredi rileva nello studio del Sole24ore, Napoli del resto è piena di visitatori ed è diventata una destinazione non più di passaggio ma dove la gente resta almeno tre giorni e soprattutto ritorna. «Sul fronte delle presenze turistiche o dell'offerta culturale - spiega Manfredi non senza orgoglio - siamo a titolo permanente tra le capitali europee più ambite e apprezzate».

L'ex rettore però punta l'indice sul metodo usato per formulare la classifica: «Le analisi e i giudizi sulla qualità della vita nelle singole città si possono esprimere secondo i criteri più disparati. Tra questi, gli indicatori statistici del Sole24ore che riguarda il territorio provinciale, quindi Napoli e l'intera area metropolitana che tanto incide per ragioni strutturali sulla valutazione complessiva. Una classifica che misura principalmente la condizione economica e sociale come il reddito, l'occupazione, la dispersione scolastica e l'aspettativa di vita: una misura quindi dei grandi divari tra il Sud ed il Nord del Paese».

Da sempre la questione del reddito pro capite fa scendere Napoli nella parte bassa e bassissima della classifica sulla qualità della vita. «Nel dettaglio sul reddito - racconta ancora il primo cittadino - abbiamo lanciato una piattaforma per favorire l'incontro tra domanda e offerta, contro la dispersione stiamo facendo emergere i dati veri finora ignoti alle istituzioni: piccoli passi in avanti che daranno i loro frutti». L'incontro tra domanda e offerta di lavoro si terrà a Palazzo Fuga dal 19 al 21 di questo mese un progetto sul quale il Comune investe sette milioni. Parola ancora a Manfredi. «Questi indicatori fotografano la situazione relativa al 2022, quindi al nostro primo anno di Amministrazione, considerando che il "Patto per Napoli", precondizione per l'erogazione dei servizi essenziali ai cittadini, è stato siglato nel marzo dell'anno scorso. Soltanto nel 2022 siamo usciti dall'emergenza Covid, che ha avuto tra i suoi effetti indiretti l'aumento dei divari sociali nonché l'impoverimento di alcune fasce deboli. In tale contesto, abbiamo rimesso in piedi la macchina amministrativa prossima al collasso, riallaciato rapporti con tutte le Istituzioni ad ogni livello e avviato numerosi cantieri che cambieranno il volto di Napoli e contribuiranno ad accrescerne lo sviluppo economico-sociale».

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L'ex rettore poi conclude così la sua disamina: «Siamo ben consapevoli che, sul piano dei servizi relativi a trasporti e ambiente, gli sforzi compiuti non sono ancora sufficienti per allinearci ad uno standard da metropoli europea, ma abbiamo compiuto investimenti a lungo respiro che porteranno benefici alla cittadinanza. Tra questi, i progetti di rigenerazione urbana del Pnrr». Sul fronte dell'opposizione però non ci stanno. Il senatore della Lega Gianluca Cantalamessa attacca: «Napoli sprofonda di sette posizioni nella classifica sulla qualità della vita. Una bocciatura per la cura Manfredi che non funziona». Sulla stessa lunghezza d'onda il senatore di Fdi Sergio Rastrelli: «Ancora una volta i dati sulla qualità della vita relegano Napoli e la Campania nelle ultime posizioni e palesano la spirale verso il baratro cui sono destinate da giunte improvvisate ed incapaci».

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