Movida a Napoli, De Iesu: «Basta alcol ai minori ma servono più agenti»

Movida a Napoli, De Iesu: «Basta alcol ai minori ma servono più agenti»
di Giuseppe Crimaldi
Lunedì 20 Giugno 2022, 08:05 - Ultimo agg. 21 Giugno, 07:15
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«Io sono ottimista e ci credo. Appena il Consiglio comunale approverà il testo del nuovo regolamento di sicurezza urbana varato dalla giunta, avremo finalmente gli strumenti per garantire la sostenibilità della sicurezza. Il nostro lavoro ha prodotto un testo coerente con la normativa quadro nazionale e si ispira ad un principio fondamentale: la sicurezza urbana è presupposto imprescindibile del vivere civile. Ora, però abbiamo bisogno di più uomini sul campo per garantire la riuscita dei nostri obiettivi, compreso il fenomeno delle baby gang». L'esperienza professionale maturata in quasi mezzo secolo di vita al servizio della Polizia di Stato (è stato anche questore a Napoli, città che conosce in ogni sua parte) porta l'assessore alla Legalità Antonio De Iesu a dire che stavolta, finalmente, ci siamo: ed è tempo di parlare di sicurezza sostenibile.

È un regolamento all'insegna del rigore?
«Se per rigore si intende il rispetto delle leggi, non ho nessuna difficoltà a rispondere sì.

Prima di arrivare alla stesura finale, e al netto della scrematura di alcune parti del testo che sono state eliminate, ovviamente insieme al sindaco Manfredi e con la collega Teresa Armato che ha la delega a Commercio e Turismo ci siamo focalizzati sui fenomeni legati alla movida. Tenga conto che l'ultimo piano sulla sicurezza risaliva al 2001, e da allora moltissime cose sono cambiate: oggi noi diamo spazio ad una pianificazione sostenibile per la sicurezza di Napoli».

Quali sono i punti forti di questo piano?
«Faccio una premessa dicendo che il nostro auspicio resta quello della condivisione di tutti ai valori impostati sulla civile convivenza. Nessuno si augura di dover imboccare la strada delle sanzioni per modificare alcuni comportamenti sbagliati, e sappiamo bene che qui in ballo ci sono diversi interessi da contemperare: quello degli esercenti dei locali pubblici e dei commercianti, i quali possono liberamente scegliere di esercitare la loro attività senza limiti di orario; quello dei residenti, ai quali va garantito il diritto al riposo e alla tranquillità, e poi il diritto dei giovani in cerca di divertimento. Ma su tutti questi diritti ce n'è poi un altro, assolutamente primario: il diritto alla sicurezza».

Più concretamente, proviamo a individuare almeno un paio di obiettivi primari.
«La lotta alla vendita di alcolici ai minori, e non solo. Un versante sul quale la Polizia Municipale, che già tanto ha fatto, continuerà a lavorare per evitare situazioni critiche: sono stati fissati orari-limite alla somministrazione e all'asporto, consentito fino alla mezzanotte per supermercati e negozi e fino alle tre per i bar. Su questo vigileremo con grande attenzione, e le sanzioni pecuniarie per i contravventori saranno molto pesanti, si va da cinque a ventimila euro. Controlleremo poi, anche grazie alla collaborazione dell'Arpac, i locali nei quali si fa musica all'aperto, il limite orario di diffusione è stato fissato alla mezzanotte».

E contro i parcheggiatori abusivi come vi muoverete?
«Abbiamo individuato la mappa delle strade a rischio, e finalmente - grazie alle disposizioni della Legge Minniti del 2017, oggi l'abusivo che viene scoperto oltre a pagare una sanzione amministrativa sarà passibile di Dacur, un provvedimento di allontanamento dalla zona in cui opera con atto firmato dal questore».

In attesa dei tempi necessari all'approvazione del piano da parte del Consiglio, intanto, sembra essere riesploso il caos nelle notti del fine settimana. Quando entrerà in vigore il provvedimento?
«Servono i tempi tecnici necessari a far transitare il testo in commissione e poi, definitivamente, per farlo approdare in aula. Ma mi lasci dire una cosa...».

Prego.
«Se pure il nuovo regolamento fosse stato approvato venerdì scorso, noi non possiamo impedire alla gente di aggregarsi e di uscire la sera: si tratta di diritti garantiti dalle leggi nazionali. Ecco perché dico che, al di là di ogni legge o regolamento, sta ai singoli assumere comportamenti ispirati alla corretta convivenza civile».

Per fronteggiare le emergenze legate a microcriminalità e fenomeni legati alla devianza giovanile il sindaco Manfredi ha sollecitato al Viminale l'invio a Napoli di più forze. Richiesta che oggi sicuramente ribadirà direttamente al ministro Lamorgese, qui a Napoli oggi. Lei è d'accordo?
«Siamo in presenza di una recrudescenza di reati predatori, ma soprattutto dobbiamo far fronte ad una sempre crescente emergenza minori, fenomeno peraltro atavico a Napoli. La sollecitazione del Sindaco è legittima in una città complessa come la nostra».

Intanto voi continuate a scontare le difficoltà legate alle carenze di personale che affliggono il corpo della Polizia Municipale. C'è qualcosa di nuovo all'orizzonte?
«A Palazzo San Giacomo è già pronto un piano che prevede l'assunzione di mille nuovi dipendenti amministrativi, e 250 saranno agenti della Municipale. Un quarto sull'intero totale dei posti messi a concorso, e questo è sicuramente una buona notizia. Le nuove unità rappresentano un innesto vitale per noi, e saranno interamente impiegate nel controllo del territorio. Colgo l'occasione per ringraziare tutti gli uomini e le donne della Municipale che ogni giorno danno il massimo, non sempre in condizioni agevoli. Da giorni continuiamo a presidiare piazza Garibaldi per contrastare il degrado, e nell'immediato futuro esporteremo questo modello d'intervento in altre parti della città».
 

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