Politica dei dispetti, ecco il conto
stop ai lavori per strade e scuole

Politica dei dispetti, ecco il conto stop ai lavori per strade e scuole
di Ciriaco M. Viggiano
Mercoledì 4 Gennaio 2017, 08:42
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Ora il rischio è che la manutenzione delle scuole, l'ammodernamento delle strade e il finanziamento di tanti altri progetti restino al palo. E che, oltre a dover dire addio a risorse per svariati milioni di euro, la Città metropolitana debba pure pagare penali per quelle opere che erano già state messe in cantiere ma per le quali è poi mancato l'ok definitivo da parte del Consiglio. Al danno potrebbe aggiungersi la beffa, quindi, a meno che l'ente di Piazza Matteotti non riesca a trovare una soluzione al conflitto in atto tra il sindaco Luigi de Magistris e il Consiglio metropolitano.


Il venir meno del numero legale dell'assemblea dell'antivigilia di Capodanno, dovuto all'assenza degli esponenti di Forza Italia, Partito Democratico e Movimento 5 Stelle, ha impedito la ratifica delle variazioni di bilancio disposte in via d'urgenza dal sindaco e polverizzato risorse destinate a una serie di progetti: 300mila euro per la riqualificazione della succursale del liceo «Mazzini» di Napoli, 153mila per l'adeguamento dell'istituto «Torrente» di Casoria, mezzo milione per l'ampliamento del «Pacioli» di Sant'Anastasia e altri 800mila per la manutenzione in varie scuole del Napoletano. Bloccati pure 940mila euro per i lavori allo svincolo tra la circumvallazione esterna di Napoli e l'asse perimetrale di Melito, 349mila per l'illuminazione in via Nastro Azzurro a Sant'Agnello e 75mila per la sistemazione della strada provinciale Ciraccio a Procida. Stesso discorso per gli stanziamenti da un milione e 600mila euro per la fondazione Teatro San Carlo, un milione e 800mila per il Comune di Tufino, 550mila euro per l'ammodernamento dell'infrastruttura informatica della Città metropolitana e 935mila per l'Armena, società costituita dall'ex Provincia di Napoli per promuovere lo sviluppo economico locale. Si tratta di circa otto milioni di euro relativi a progetti che dovranno essere nuovamente discussi, inseriti nel bilancio e finanziati: una procedura che richiederà diversi mesi per essere completata.


A questi si aggiungono altri otto milioni, originariamente destinati ad agricoltura e pesca, che la Città metropolitana deve restituire alla Regione. «Quei soldi non andranno persi assicura Giuseppe Tito, sindaco di Meta e consigliere metropolitano del Pd ma formeranno un nuovo avanzo di bilancio col quale saranno finanziati gli stessi progetti. Bisognerà attendere altri quattro o cinque mesi». Una previsione forse ottimistica visto che ai tempi tecnici di approvazione dovranno sommarsi quelli necessari alla realizzazione delle opere finanziate. Ecco perché sono sul piede di guerra i sindaci dei Comuni che vedono sfumare i fondi attesi da anni e mal sopportano l'ennesimo slittamento dell'avvio dei lavori. «Le battaglie politiche non vanno fatte a spese dei territori», attacca Piergiorgio Sagristani, primo cittadino di Sant'Agnello. Opinione condivisa da Dino Ambrosino, sindaco di Procida e iscritto al Pd: «Le opportunità di finanziamento non vanno perse. Pur riconoscendomi nel partito, prendo le distanze da certi comportamenti e auspico maggiore collaborazione con de Magistris».


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