Napoli Club Parlamento, è duello per la guida del club di deputati e senatori

Derby a destra per la presidenza: Cantalamessa vs Cangiano

La festa scudetto del Napoli Club Parlamento
La festa scudetto del Napoli Club Parlamento
di Nadia Cozzolino
Lunedì 7 Agosto 2023, 08:00 - Ultimo agg. 17:00
4 Minuti di Lettura

Quando si parla di calcio, e a maggior ragione quando i colori del cuore sono quelli azzurri, perfino le distanze tra destra e sinistra scompaiono. Accade anche in Parlamento dove gli animatori del Napoli Club contribuiscono in uno spirito bipartisan a celebrare le vittorie della propria squadra. A settembre sarà tempo di bilanci, non solo per la società e per l'allenatore Rudi Garcia, ma anche per quel gruppo che dal 2018 riunisce deputati e senatori. La data segnata sul calendario è quella del 12 settembre, giorno nel quale, alle 11, è convocata l'assemblea del Napoli Club Parlamento per il rinnovo delle cariche sociali. Ci sarà da eleggere un nuovo presidente, il successore dell'ex ministro per le Riforme costituzionali Gaetano Quagliariello, e la battaglia per le candidature è già aperta.  

Secondo i rumors, la sfida sarà tutta interna al centrodestra. Un derby campano tra il senatore napoletano della Lega Gianluca Cantalamessa e il deputato casertano di Fratelli d'Italia Gerolamo Cangiano, detto Gimmi.

L'esponente meloniano non nasconde il proprio interesse: «Da inizio legislatura sono stato uno dei principali animatori del Napoli Club Parlamento tra i deputati e il collega Cantalamessa lo è stato tra i senatori. Nei prossimi giorni sentirò Quagliariello e gli altri colleghi. Valuteremo insieme». Più concreto il leghista: «Se sono interessato alla presidenza? Assolutamente sì. Ero iscritto al club già nella passata legislatura e, qualora si creassero le condizioni, sicuramente mi farebbe piacere ricoprire il ruolo di presidente». L'accordo sul nome dovrà mai come in questo caso essere bipartisan. «È bellissimo che il club unisca le varie anime politiche. Difendendo il calcio Napoli - osserva Cantalamessa - si difende anche la città di Napoli ed è bello che lo si faccia in uno spirito condiviso. Trovo che questo sia un valore aggiunto». Per Cangiano, nel Napoli Club Parlamento «le differenze tra destra e sinistra sono superate. Il club mi ha avvicinato umanamente a tanti colleghi di altre parti politiche».  

È successo, ad esempio, quando il 9 maggio 2023, in piazza Montecitorio, i tifosissimi deputati e senatori si sono riuniti aderendo a un flash mob per festeggiare la vittoria del terzo scudetto, a 33 anni dall'ultimo tricolore. «Stavo per organizzare una scenografia all'interno della Camera - sorride il deputato di FdI -, ma hanno dovuto fermarmi». Insomma, niente striscioni né cori in Aula, ma una piccola festa all'esterno di Montecitorio con tanto di sciarpe azzurre in bella mostra e brindisi tra esponenti di ogni schieramento, da Fratelli d'Italia al Movimento 5 Stelle, passando per Forza Italia, Lega, Pd e l'Alleanza Verdi-Sinistra. Divisi, probabilmente, su tutto, ma quando in campo ci sono gli azzurri non c'è dibattito politico che tenga.  

 

Sono 77 gli iscritti all'associazione, una cinquantina i membri tra deputati, senatori ed ex parlamentari, non solo campani, ma eletti complessivamente in otto regioni italiane. «Immagino che il ruolo sia molto ambito», conferma il presidente (uscente) Gaetano Quagliariello, che ha inviato la lettera di convocazione dell'assemblea dei soci, nella quale si indica la data del 31 agosto come termine ultimo per la presentazione delle candidature. Oltre al presidente occorrerà designare un vicepresidente, un tesoriere e i componenti della giunta. «Mi auguro - aggiunge l'ex ministro - che non si proceda per parti politiche. Anche il mio vice era un esponente della sinistra... Quindi spero che si trovi un accordo unanime. E, poi, auspico che alla presidenza ci sia un parlamentare in carica. Così come mi sembra giusto che gli ex parlamentari siano rappresentati nella giunta». Quagliariello aveva annunciato già da tempo la volontà di non ricandidarsi. Una scelta sullo stile dell'ex tecnico Luciano Spalletti: «Mi sono detto: perché non salutare la presidenza con lo scudetto cucito sulla maglia? La ragione vera, nonostante questo non sia un obbligo statutario, è che - spiega - trovo sia giusto avere un parlamentare in carica alla presidenza, visto che ci è anche toccato difendere il Napoli in sede istituzionale». 

© RIPRODUZIONE RISERVATA