Dal Portogallo al Portogallo, da Lisbona a Braga. Riparte il viaggio di Rudi Garcia in Champions League, tre anni e un mese dopo l'ultima partita, di grande prestigio, giocata a Lisbona contro il Bayern Monaco. Nell'estate 2020, dopo il lockdown, la Uefa rivoluzionò la fase finale della competizione, con le partite di quarti, semifinali e finale in Portogallo, dove i contagi erano sotto controllo.
Garcia era sulla panchina dell'Olympique Lione e negli ottavi - primo round a febbraio, l'altro a inizio agosto - aveva eliminato la Juve di Sarri, che dopo quella sconfitta venne licenziato dal presidente Agnelli, a dispetto dello scudetto vinto in una stagione ovviamente tormentata.
Tre anni e un mese dopo Rudi si prepara al ritorno in Champions, con la prima tappa guarda caso proprio in Portogallo. Proprio perché l'esito del confronto di mercoledì 20 contro il Braga appare scontato può riservare qualche imprevista insidia, dunque il tecnico terrà alta la tensione. Vietato pensare al primo match al Maradona, quello di cartello contro il Real Madrid di Ancelotti il 3 ottobre. Sfogliando il curriculum di Garcia, De Laurentiis rimase colpito da quel risultato ottenuto col Lione, la qualificazione alla semifinale Champions 2020. Probabilmente perché, e non soltanto dentro di sé, continua a rinfacciare a Spalletti di aver perduto questa opportunità nella scorsa primavera.