Napoli, un progetto per recuperare i neet: «Ma serve una cabina di regia nazionale»

Immagine che ritrae una delle tante attività del progetto Se.Po.Pas.
Immagine che ritrae una delle tante attività del progetto Se.Po.Pas.
di Emma Onorato
Mercoledì 17 Marzo 2021, 18:59 - Ultimo agg. 18 Marzo, 08:00
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Oggi, presso il dipartimento di Architettura dell'Università degli Studi di Napoli Federico II, si è tenuta una conferenza stampa sul progetto nazionale Sentieri, Ponti e Passerelle (Se.Po.Pas.).

Hanno preso parte alla conferenza trasmessa in diretta streaming: Marco Rossi Doria, vicepresidente di Con i Bambini, Giovanni Laino, vicepresidente dell'Associazione Quartieri Spagnoli, Annamaria Palmieri, assessore all'istruzione del Comune di Napoli, la dott.ssa Lucrezia Stellaci (che ha sostituito Giovanna Boda, Capo Dipartimento per le risorse umane, finanziarie e strumentali al Ministero dell'Istruzione) e diversi partner del progetto da Napoli, Reggio Calabria, Messina, Milano e Trento.  

L'impresa sociale Con i Bambini, società senza scopo di lucro costituita nel 2016 per attuare i programmi del Fondo per il contrasto della povertà minorile, ha selezionato Il progetto Se.Po.Pas. Il progetto si pone l'obiettivo di contrastare la povertà educativa minorile focalizzandosi sui ragazzi che vivono realtà difficili; al contempo si mobilita per la reintegrazione in società dei neet adolescenti. La realizzazione del progetto segue una modalità innovativa: un percorso biennale che vedrà coinvolti 25 adolescenti, con un'età compresa tra 16 e 18 anni: giovani selezionati da tre città: Napoli, Messina  e  Reggio Calabria. Il progetto prevede anche uno scambio con i partner di Milano e Trento; l'Associazione Quartieri Spagnoli è alla vetta tra gli esponenti del progetto nazionale.

Il disegno progettuale prevede un percorso che sia in grado di orientare i ragazzi verso un sereno ingresso in società. Un itinerario ambizioso che intende fornire, agli adolescenti a rischio, gli strumenti utili e le competenze adatte per orientarsi nella vita; è un percorso che si prefissa di debellare la figura dei neet e quindi avvicinare i giovani alla formazione, all'aggiornamento, al fine di facilitarli a trovare la strada giusta che li conduca a un lieto inserimento nel mondo del lavoro. Giovanni Laino, vicepresidente dell'Associazione Quartieri Spagnoli, evidenzia l'importanza che costituiscono i viaggi nel bagaglio esperienziale dei giovani: i partner di Milano e Trento potrebbero aiutare a realizzare questo percorso. L'assessore Annamaria Palmieri sottolinea la rilevanza dell'azione preventiva del fenomeno dei neet e aggiunge: «Un dato critico che non riguarda soltanto Napoli ma l'intero Paese». 

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Marco Rossi Doria, vicepresidente dell'impresa sociale Con i Bambini, ricorda: «L'impresa ha pubblicato undici bandi per l’assegnazione delle risorse, selezionando progetti in tutta Italia: sostenuti con un contribuito di oltre 400 milioni di euro; abbiamo coinvolto circa 6.600 organizzazioni».

Tra queste rientrano: Terzo settore, scuole, enti pubblici e privati.

Infine Rossi Doria esalta l'alto valore che assume il carattere innovativo del progetto, aprendo una parentesi sull'attuale momento di crisi pandemica che ha accentuato il divario tra ragazzi e scuola. Il progetto ha un taglio innovativo e il vicepresidente commenta: «La sperimentazione è necessaria per trovare nuove soluzioni»; infine, citando Papa Francesco, sottolinea che bisogna uscire da questa crisi con delle grandi novità. Lucrezia Stallaci riprende la citazione e dichiara: «C'è bisogno di un nuovo patto educativo che impegni sia le istituzioni che i soggetti privati per attenuare le connotazioni di disuguaglianza e rinnovare la società». La Stallaci fa luce sul tema della povertà educativa: «É un problema del Paese ed ha bisogno di una cabina di regia nazionale» e conclude dichiarando che oltre 60milioni di euro saranno destinati per l'ampliamento dell'offerta formativa.

Sentieri, Ponti e Passerelle è un progetto che mette il giusto accento sui minori a rischio, preoccupandosi del loro futuro. Una visione che abbraccia anche una dimensione ben più ampia: la povertà economica, sociale, culturale e familiare è drammaticamente legata alla povertà educativa che  investe anche la sfera delle relazioni sociali ed emotive; ed è necessario capire che tale fenomeno si lega inevitabilmente anche all'avvenire e allo sviluppo del nostro Paese.     

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