«Il rispetto», dalla Scuola di Cinema di Napoli un lungometraggio sul bullismo

Il campano Andrea Autorino e il sardo Daniele Vargiu registi di un film di impatto sociale

"Il bullismo non è solo scolastico, può realizzarsi anche negli ambienti di lavoro"
"Il bullismo non è solo scolastico, può realizzarsi anche negli ambienti di lavoro"
di Ilaria Cotarella
Domenica 24 Dicembre 2023, 16:00 - Ultimo agg. 25 Dicembre, 17:28
3 Minuti di Lettura

Un lungometraggio indipendente sul bullismo girato nell'istituto superiore De Santis-Deledda di Cagliari lancia un messaggio forte contro una piaga sociale, tutt'ora ancora sottovalutata. “Il rispetto” è il nome del lavoro la cui idea nasce dalla mente di due allievi della Scuola di Cinema di Napoli, Daniele Vargiu e Andrea Autorino. Sardo il primo e campano il secondo, si sono conosciuti tra i banchi della scuola partenopea quando le lezioni si tenevano a distanza, in pieno periodo pandemico. Entrambi appassionati di pellicole, il sodalizio si è fortificato quando si sono incontrati a Napoli. La sceneggiatura è stata scritta in circa tre settimane e le riprese sono state realizzate a cavallo tra la primavera e l'estate di quest'anno.

«Il bullismo è stato scelto perchè è un tema forte.

Anche io, da adolescente, sono stato maltrattato dai bulli», ha affermato Autorino, che oltre ad essere uno dei registi, nel film ha interpreato anche lo psicologo Michele Melis, «Inizialmente avrei voluto parlare di cyber bullismo, perchè oggi è preponderante. Ciò che vorremmo è far capire che questi comportamenti prepotenti non hanno luogo solo tra studenti ma anche nei luoghi di lavoro si può praticare del bullismo. Quando vi è prepotenza del più forte nei confronti del più debole, possiamo parlare di bullismo», ha sottolineato Autorino.

«Questo tema è affrontato al Festival del Cinema Città di Spello e mi ha colpito molto. Ho deciso di trattarlo sotto un punto di vista diverso, raccontandolo attraverso i ragazzi. Gli attori del lungometraggio, salvo qualcuno, sono stati scelti tra gli studenti», ha affermato Daniele Vargiu, la componente sarda del duo. Vargiu si è avvicinato al mondo del cinema grazie alla serie Rai “Don Matteo”. «Ho apprezzato moltissimo l'attrice Mariasole Pollio, in particolare nell'episodio in cui perde i genitori. Ho rivissuto la scomparsa prematura di mio padre. La recitazione fa esplodere ciò che hai dentro. È un po' connessa alla psicologia», ha sottolineato il giovane sceneggiatore e regista. 

Video

Nel cast c'è anche Azzurra Leschio, che interpreta l'amica dello studente bullizzato, nota per aver girato alcuni spot pubblicitari. Il bullo è interpretato da un allievo dell'istituto di Cagliari, Daniele Casti: «Erano già cominciate le riprese del film, colui che era stato scelto per interpretare il bullo, non si è reso più disponibile. Una delle mie prof ha suggerito il mio nome - ha spiegato Casti - In verità avevo seguito dei corsi di teatro e cominciato a recitare ma la mia scelta è stata casuale. È stato bello recitare insieme ai miei compagni».

Il lavoro è stato realizzato, interamente, a costo zero, la scuola ha sostenuto molte delle spese necessarie Il montaggio è stato affidato ad un docente di informatica della scuola.

«Abbiamo intenzione di presentare il film al Festival del Cinema Città di Spello, al festival di Giffoni ed in altri festival italiani. Crediamo fortemente nel messaggio sociale che accompagna tutto il film», ha sottolineato Vargiu.

© RIPRODUZIONE RISERVATA