Unione Industriali di Napoli, procedure ok: oggi il verdetto su Tavassi

Unione Industriali di Napoli, procedure ok: oggi il verdetto su Tavassi
di Luigi Roano
Giovedì 24 Febbraio 2022, 23:50 - Ultimo agg. 25 Febbraio, 09:46
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La risposta di Confindustria nazionale alle 44 aziende che hanno scritto al presidente Carlo Bonomi di rinviare le elezioni del nuovo numero uno dell’Unione industriali di Napoli arriverà a brevissimo, forse già oggi. Cosa contestano i 44? «Ciò che ci lascia perplessi è la strepitosa accelerazione data alla procedura per blindare una candidatura unica, nonostante le elezioni siano programmate per il prossimo mese di maggio. Quello che chiediamo è che si possano ripristinare le condizioni per una sana competizione tra più candidati». Il riferimento è alla candidatura di Costanzo Jannotti Pecci. La risposta di Bonomi - questo trapela da Viale dell’Astronomia - sarà come è nella consuetudine del presidente, in punta di regolamento tenendo come bussola lo Statuto di Confindustria. E da questo punto di vista, il lavoro fatto da Palazzo Partanna nell’accettazione dell’unico - per ora - candidato Jannotti Pecci, rientra in questo perimetro.

Prima di entrare nel dettaglio dello Statuto e delle regole per l’indizione delle elezioni, bisogna chiedersi se realmente ci sono le condizioni per rinviare le elezioni che si terranno a maggio, ricordando che il termine ultimo della presentazione delle candidature è il 28 di questo mese. L’unica eccezione che potrebbe rimescolare le carte è nelle mani dei probiviri federali. Ed è legata alla spinosa questione di Est(ra)Moenia, l’associazione che fa capo ad Ambrogio Prezioso che si è dimesso già dall’Unione, e alla quale hanno aderito buona parte dei 44 scriventi. Giova ricordarlo ancora, per l’Unione napoletana è un doppione di Palazzo Partanna. In questo contesto i probiviri napoletani hanno inviato lettere per avere chiarimenti e comminato sanzioni a chi ha aderito. Una sanzione ha colpito Francesco Tavassi che è decaduto dalla carica di vicepresidente.

E l’industriale napoletano si è rivolto ai probiviri nazionali per ottenere la «riabilitazione». La risposta di Bonomi arriverà contestualmente alla decisione dei probiviri su Tavassi. Perché potrebbe creare i presupposti per un rinvio delle elezioni? In caso di riabilitazione di Tavassi, l’industriale si potrebbe candidare a presidente di Palazzo Partanna così come ha fatto Jannotti Pecci. Tavasssi avrebbe il tempo di fare campagna elettorale cosa che non ha potuto fare in quanto è in attesa della pronuncia dei probiviri. In caso di mancata riabilitazione invece la procedura di Palazzo Partanna andrà avanti come da Statuto. Cosa farà Tavassi? Prima di Est(ra)Moenia il pensiero di candidarsi ce l’aveva.

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Complessa la procedura per le elezioni dell’Unione. La «Commissione di disegnazione e procedura» deve insediarsi 4 mesi prima della scadenza del mandato del presidente in carica. In questo caso la seconda settimana dopo il 26 gennaio e la candidatura di Jannotti Pecci rientra in questi termini. C’è tempo per altre candidature fino al 28 cioè 72 ore. Il candidato deve dimostrare di avere almeno il 10% dei voti dell’Assemblea. La Commissione accertati i requisiti dei candidati deve relazionare al Consiglio generale dell’Unione che sarà convocato agli inizi di marzo. In quella sede verrà formulato il nome del presidente designato e quest’ultimo, entro le successive quattro settimane, dovrà presentare la squadra e il programma in un nuovo Consiglio generale appositamente convocato, prima dell’assemblea generale prevista per maggio dove si approverà anche il bilancio. Su questo punto i 44 ritengono che «anche sotto il profilo della tenuta economica» l’unione sarebbe in difficoltà per le uscite di alcune aziende. Ma da Palazzo Partanna rispetto a questo punto hanno calcolato che i 44 anche se fossero tutti in regola varrebbero 100mila euro in un bilancio che è di 5 milioni. Quanto al peso elettorale starebbero sotto il 10%.
 

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